BRINDISI – Le primarie, che non sono un concorso di bellezza, ma una possibilità. Il lavoro precario, che affligge la popolazione. Ma anche l’accorpamento e la cancellazione delle Province, frutto di una legge scellerata e il giudizio, tutt’altro che lusinghiero, su Beppe Grillo.
È un Niki Vendola a tutto campo quello che, nella serata di domenica, ha chiuso la 4^ edizione della Festa di ‘Sviluppo e Lavoro’.
I più anziani, tra le centinaia di persone che in questi giorni, hanno affollato Parco Maniglio, avranno ritrovato le sensazioni delle vecchie ‘Feste dell’Unità’. E non a torto. Musica, cibo, giochi. Politica. La carrellata di esponenti cittadini, provinciali e regionali invitati dal padrone di casa Giovanni Brigante, si chiude con il Governatore. Che affronta i temi caldi …
In primis, le primarie. La riserva di chi, a Renzi e Bersani, preferisce liberarsi del liberismo. Italia, paese caratterizzato dal deficit di libertà e affossato dalla precarietà.
Quindi, sulla legge del riordino delle province. A tal proposito, non c’è più nulla da fare. Infine, il commento su Grillo.
Poi, Vendola sale sul palco e parla alla platea. Parla di sofferenza, del lavoro che non c’è, di storie di ordinaria disperazione. Qualcuno, potrebbe intravedere strategie da 1^ Repubblica.
Qualcun’altro, invece, il modo migliore per riavvicinare i cittadini alla politica. Quella vera.