Cronaca

Dal Sert abbandonato alla ‘prima casa’ per tossicodipendenti soli

SAN CESARIO DI LECCE – Sarà un unicum nella gestione pubblica delle tossicodipendenze in Puglia, un esempio di cura difficile da ritrovare altrove in Italia. Il destino della struttura che doveva diventare il Sert di San Cesario sarà scritto entro il mese di settembre, nero su bianco nella convenzione che la Asl di Lecce si sta preparando a stilare con l’associaizone ‘Lila’.

È qui, infatti, in questo plesso sulla strada per Galatina, che si aprirà oltre alla serie di servizi per le tossidipendenze tradizionale, anche una sorta di ‘prima casa rifugio diurna’ per tossicodipendenti soli.

Con il coinvolgimento della onlus nella gestione dell’accoglienza e dei servizi residenziali e non solo, l’obiettivo è ospitare una piccola comunità di persone prive di altra protezione sociale, senza casa, senza famiglia e senza mezzi di sostentamento.

“Per il momento sarà ad apertura diurna, nel frattempo valuteremo se c’è o meno necessità di mantenerla aperta anche di notte”, commenta il Direttore generale della Asl, Valdo Mellone che assicura che “con una previsione pessimistica, il centro verrà inaugurato non oltre il mese di novembre o dicembre”.

In tutta questa storia, tuttavia, c’è un paradosso. Si è atteso a lungo per trovare quella somma, scesa poi a 254mila euro con il ribasso di gara. Spesa, però, figlia di una lunga incuria, visto che l’immobile è rimasto in abbandono per 6 lunghi anni, da quando nell’agosto 2005, vennero consegnati i lavori.

Sei anni in cui il collaudo non è stato mai effettuato e la struttura si è trasformata in un capriccio per vandali che hanno fatto razzia di porte e finestre. È per questo che al miliardo e mezzo di lire speso per la costruzione, è stato necessario aggiungere altri soldi pubblici per la ristrutturazione ed è per questo che nel frattempo il Sert che solo qui ha in carico circa 100 pazienti, affetti da dipendenza da droga, alcol e gioco d’azzardo, continua ad essere ospitato in un luogo decisamente poco consono, l’ingresso dell’ospedale ‘Galateo’.

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