Politica

Legge elettorale: la fretta di Vendola, la melina del Consiglio

BARI – Riparte il Consiglio regionale con un occhio alle rinnovabili, ma con la testa alla legge elettorale e alle future votazioni. E soprattutto all’eventualità che quel futuro sia prossimo, già nel 2013. E così alla fretta del Presidente Nichi Vendola di approntare la nuova legge elettorale per farsi trovare sciolto da vincoli per la sfida nazionale a leader del centrosinistra, si contrappongono i Consiglieri che fanno melina: le cose loro vogliono farle con calma per sciogliere i nodi più delicati (‘soglia di sbarramento’ e ‘parità di genere’ in primis).

Di fatto il Consiglio è rientrato dalla pausa estiva con la prima adunanza di settembre: sul tavolo le norme sulle energie rinnovabili, che danno una stretta alle autorizzazioni, anche se va detto che il boom delle richieste si è ormai affievolito con il calare degli incentivi statali.

Ma al di là dell’argomento ufficiale, è un altro argomento ufficioso a tener banco nei capannelli e nei corridoi. La nuova legge elettorale e la prospettiva di elezioni anticipate: perché la fretta di Vendola nel procedere a tappe forzate sulla via dell’approvazione a molti, moltissimi puzza di voto anticipato. Si sa, il Presidente della Regione Puglia ha mire nazionali e il 2013 sarà anno di primarie e di elezioni.

Ecco perché vuol lasciare le cose a posto nella sua Regione. Da un lato c’è la norma del governo che impone la riduzione a 50 dei Consiglieri regionali. Dall’altro la corte costituzionale che a novembre dovrebbe esprimersi sulla stessa norma. Una pronuncia che molti Consiglieri vorrebbero aspettare prima di decidere come sciogliere i nodi più scottanti della nuova legge elettorale pugliese, ovvero la ‘soglia di sbarramento’ al 4% – che i partiti minori, specie nel centrosinistra – vorrebbero abbassare al 3%. Nonché la ‘parità di genere’: c’è un’ipotesi per liste paritarie (50% uomini e 50% donne).

Ma si fa strada, invece, l’idea della ‘doppia preferenza’, un uomo e una donna da votare. Nodi delicati, però, che il Consiglio vorrebbe analizzare con calma: ma alla melina dei Consiglieri, si contrappone il pressing di Vendola.

E l’ipotesi di elezioni anticipate prende sempre più corpo.

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