
LECCE – Chissà cosa avrebbe pensato del fango che, in un modo o nell’altro, ha macchiato l’estate salentina o della nuova era che avrebbe visto nascere, dopo avere accompagnato con le sue inconfondibili voce e passione, quelle precedenti. 5 Ferragosto dopo, la sua mancanza è ancor più forte, con la voglia matta, impossibile da soddisfare, di sentire come racconterebbe lui i giorni di questa stranissima estate giallorossa.
La sua umanità sarebbe stata una luce per molti tifosi che si son sentiti ‘senza bussola’, senza scordare chi quella voce l’ha strozzata per un portafoglio, rovinando la vita della sua famiglia naturale e di quella allargata: tifosi, colleghi, estimatori.
Aspettando i verdetti che decideranno le sorti della sua squadra del cuore, il conforto è la consapevolezza di avere sempre lassù, indipendentemente da categoria, calciatori e dirigenti, un tifoso speciale, unico, che ci manca oggi più che mai.
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