ORIA (BR) – Una voce chiara in perfetto italiano, e nell’annunciare la bomba alla scuola media di Oria “Milizia Fermi” ha dato anche del lei all’operatore del 112. Per i carabinieri di Oria e Francavilla non ci sarebbero dubbi, l’autrice della telefonata sulla falsa bomba è stata una docente di 52 anni di Francavilla Fontana che nell’istituto federiciano insegna educazione fisica. La voce è la stessa.
Ma non solo, la prova schiacciante sarebbe quel cellulare trovato nella sua auto, anche se non intestato a lei, dove appare come ultima chiamata quella al 112. Lei ha negato, ma poi davanti a quella che gli investigatori ritengono l’evidenza, è stata denunciata.
L’insegnante non avrebbe dato quindi nessuna giustificazione a quella telefonata l’ultimo giorno di scuola, sabato scorso, quando era prevista anche una festa di saluto prima della vacanza. Il Preside della scuola Sportillo si dice sconcertato per l’accaduto e attende notizie dal Provveditorato. La professoressa di 52 anni, sposata senza figli, potrebbe perdere il posto di lavoro. L’ufficio scolastico provinciale ha aperto a suo carico un provvedimento disciplinare, il Direttore provinciale Francesco Capobianco attende una relazione da parte dei carabinieri dopo di che ascolterà l’insegnante: “Siamo sempre in uno stato di diritto – spiega Capobianco – quindi ascolterò la presunta responsabile. Voglio capire cosa è accaduto e soprattutto se è stata lei perchè lo ha ha fatto, poi assumerò i provvedimenti previsti in questi casi”.
Perchè un insegnante chiama dicendo che nella sua scuola c’è una bomba quando in realtà non è vero? Una domanda che non può avere una risposta logica, sensata, giustificata. Perchè procurare paura e allarme tra genitori, docenti e in tutta la cittadinanza, proprio quando a pochi chilometri, a Brindisi tre settimane prima una bomba era stata messa veramente e aveva ammazzato una ragazza di 16 anni? Ma i professori una volta non insegnavano a vivere?
di Lucia Portolano