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L’avv. Destratis mette all’angolo la giustizia sportiva regionale

L’avv. Giulio Destratis segna, metaforicamente, un gol importantissimo nella porta della giustizia sportiva pugliese.

La LND Puglia ha restituito i 6 punti di penalizzazione inflitti alla Toma Maglie assistita da Destratis e conseguentemente ha annullato le sanzioni anche a Galatone, Galatina ed a tutti i dirigenti, estinguendo di fatto tutto il procedimento per illecito sportivo della scorsa estate.

Ecco il commento dell’avv. Destratis che non lascia spazio ad ulteriori interpretazioni:

«Il comunicato ufficiale della LND Puglia del 18 giugno, segna il fallimento della giustizia sportiva della nostra regione.

Sin da luglio e nuovamente ad ottobre dello scorso anno (dopo la decisione n.8/2019 CFA), avendo nel frattempo assunto la difesa della Toma Maglie, ho chiesto formalmente alla FIGC Puglia ed al Tribunale Federale Territoriale che alla Toma Maglie fossero restituiti i 6 punti in classifica, avendone diritto in virtù della normativa sportiva.

Da Bari non è giunta alcuna risposta e la Toma Maglie ha dovuto affrontare l’intera stagione con questa penalizzazione con tutti gli effetti di natura psicologica insanabili (sulla società e i tifosi) derivanti da questo inopinato silenzio.

Per avere giustizia è stato necessario che io mi rivolgessi agli organi centrali LND. Un lungo percorso che però alla fine ci ha dato ragione. Non poteva che essere così.

La Corte Federale di Appello, che ha sede a Roma, ha confermato la mia tesi: tutto il procedimento della scorsa estate è stato travolto dall’estinzione e quindi tutte le sanzioni applicate erroneamente dal TFT Puglia dovevano essere annullate già all’inizio del campionato.

Ad essere stati danneggiati dall’immobilismo del Comitato Regionale Puglia oltre al Maglie sono state, naturalmente, altre società (Galatone e Galatina) e con loro anche i dirigenti, gli allenatori e i calciatori destinatari di provvedimenti emessi sulla base di un giudizio estinto. Chi ripagherà ora i danni subiti da questi sportivi?

L’intera vicenda non può esaurirsi nello scarno comunicato di ieri. Si impone una riflessione, devono esserci delle conseguenze e queste non possono essere che le dimissioni di quanti vi hanno concorso.

Purtroppo questa non è l’unica problematica che affligge la giustizia sportiva pugliese: per molte affiliate la stessa appare avere le sembianze di una “cassa continua” che addebita nel 95% dei casi alle società ricorrenti ammende e tasse reclamo. Credo fermamente che sia giunto il momento di una svolta a livello federale».

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