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Colacem, il Tar vuole stimare gli impatti sulla salute: tra i consulenti anche un epidemiologo

GALATINA- Anche il Tar di Lecce vuole capirci di più e, per addentrarsi nelle questioni tecniche relative al rinnovo dell’Autorizzazione unica alla Colacem, nomina tre consulenti tecnici. “Un primo risultato”, secondo i sindaci che hanno promosso il doppio ricorso contro la Provincia, che ha rilasciato quella patente che consente al cementificio di continuare a produrre per i prossimi anni, oltre che contro Regione, Asl e Arpa, che hanno rilasciato pareri.

Con due ordinanze del 19 novembre, dunque, i giudici amministrativi segnano un primo passo rispetto ai ricorsi dei Comuni di Soleto e Galatina. A quest’ultimo si erano poi aggiunti in adiuvandum altri otto Comuni limitrofi (Comune di Corigliano D’Otranto, Comune di Zollino, Comune di Melpignano, Comune di Martano, Comune di Sternatia di Lecce, Comune di Aradeo, Comune di Cutrofiano, Comune di Lizzanello, Comune di Sogliano Cavour). Strategie processuali, sebbene comunque tutte le amministrazioni coinvolte viaggino nella stessa direzione compatte.

Il Tar vuole verificare “in modo approfondito e ‘sostanziale’” se quell’autorizzazione impugnata sia o meno idonea “a rendere l’attività svolta dalla società Colacem nell’impianto di Galatina – Soleto priva di rischi, anche potenziali, per la salute e per l’ambiente”; se la regolamentazione delle modalità di stoccaggio e trasporto del carbone, prevista con un atto della Provincia del 5 aprile scorso, sia “concretamente idonea a contenere la diffusione di polveri”.

I consulenti tecnici, ancora, dovranno stimare l’impatto sull’aria della zona delle emissioni convogliate nel camino, anche tenendo conto delle possibili interazioni con quelle diffuse; dovranno poi verificare se le acque dello stabilimento vanno a interessare la falda, anche mediante controlli sui pozzi a monte e a valle dell’impianto. Infine, i giudici chiedono ai ctu di stabilire se il modo in cui è stato regolamentato il controllo sulla gestione dell’impianto offre idonee garanzie di effettività, puntualità e attendibilità delle verifiche previste.

Tutto ciò al fine di garantire la tutela ambientale e prevenire eventuali rischi per la salute delle popolazioni residenti nell’area interessata. Ecco perché sono stati nominati non solo un chimico industriale, Mauro Sanna, e un ingegnere chimico, Nazareno Santilli, ma pure un medico specialista in epidemiologia, la dottoressa Lucia Bisceglia. I Comuni ora potranno nominare i propri periti e l’udienza di merito è fissata al 24 giugno prossimo.

“Non siamo da soli a combattere questa battaglia – dice il sindaco di Soleto Graziano Vantaggiato -. Significa che l’attenzione è alta e le nostre ragioni non erano poi così infondate”. Per Marcello Amante, primo cittadino di Galatina, “l’ordinanza dà forza alle motivazioni del ricorso, in particolare al principio di precauzione che deve essere la guida sempre quando sussistono incertezze che riguardano l’esistenza e la portata dei rischi per la salute delle persone”.

 

t.c.

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