Cronaca

Esplosione nella fabbrica di fuochi, chiuse le indagini. Tre indagati

LECCE- Lo scorso 9 novembre l’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio Pirotecnica F.lli Cosma, di Arnesano. Un incidente drammatico nel quale persero la vita prima Gabriele Cosma, figlio 19enne di uno dei titolari della storica ditta della famiglia di Monteroni, poi Gianni Rizzo, 43 anni di Carmiano, l’operaio rimasto ustionato nell’incendio, deceduto dopo qualche giorno nell’ospedale Perrino di Brindisi.

Due vittime in un incidente per il quale i pm Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci hanno firmato la chiusura indagini. Tre gli indagati per omicidio colposo: si tratta di Raffaele Dario Cosma, 49anni di Monteroni, padre della vittima, e titolare dell’azienda; Gianluca Cosma, 44 anni e Andrea Cosma, anche lui 44enne, tutti di Monteroni, in qualità di soci. Sono difesi dagli avvocati Massimo Bellini e Francesca Conte.

Sono accusati di aver provocato colposamente, in concorso, e per aver violato le norme per la prevenzione infortuni sul lavoro, la morte del 19enne e dell’operaio.

Diverse le contestazioni avanzate dai due pm inquirenti: quella ad esempio di aver prodotto polvere pirica senza autorizzazione con una macchina di fattura artigianale, essendo invece la ditta autorizzata solo al confezionamento e al deposito di fuochi artificiali di quarta categoria. Nella fabbrica, in contrada Palombo, l’esplosione era avvenuta alle 8,30 del mattino. La struttura era stata completamente distrutta.

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