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Sticchi Damiani: “In A per restarci”. Liverani: “Resettiamo tutto, ma io sono ambizioso”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) È il regalo di compleanno più bello per il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani che ha spento 44 candeline. A distanza di poco più di un anno festeggia la seconda promozione consecutiva e nella sua gestione scrive una pagina storica con il doppio salto dalla Serie C alla Serie A. Come il Lecce del patron Giovanni Semeraro presente nella tribunetta riservata in tribuna stampa. “Arriviamo in Serie A per restarci altrimento non ha senso arrivarci – spiega il presidente giallorosso -, faremo di tutto con criterio, non saremo schiavi del risultato, faremo tutto per il bene del club”. Nella nuova geografica calcistica della Serie A il confine del massimo campionato tocca il tacco d’Italia, il Salento. Nel sud Italia oltre al Napoli c’è solo il Lecce. “Se penso a dove eravamo – riflette -, in questo campionato c’erano squadre più accreditate per compiere il salto, è tutto merito di un allenatore straordinario, di un direttore sportivo che in silenzio ha lavorato benissimo per tre anni, dei ragazzi che sono bravi calciatori e che hanno capito subito di essere finiti in un posto dove non si poteva scherzare con questa maglia e si sono sempre comportati da autentici professionisti. Un momento importante della stagione è stato l’incidente di Scavone: in quel momento è scattata la molla e ci ha reso invincibili “. Infine sulla ristrutturazione del Via del Mare afferma: “se dobbiamo fare tutto da soli dovremo rinunciare a qualcosa nel progetto tecnico”.

Fabio Liverani, 43 anni, allenatore del Lecce

Al suo fianco il tecnico Fabio Liverani che ha riportato il Lecce  dalla Serie C alla Serie A. “È emozionante, io vivo di emozioni ed entusiasmo  – afferma l’allenatore giallorosso -, se mi spengo non posso essere utie alla squadra”. L’allenatore giallorosso rivive la cavalcata promozione. “Abbiamo avuto un milione di problemi – ricorda -, le due rimonte, la sconfitta di Ascoli, qualche mugugmo, un po’ di negatività, poi la doppietta di Palombi contro il Venezia e da lì in poi è stato un Lecce in crescendo. Un’altra fase decisiva è stata quella delle tre partite casalinghe: un passaggio di grande positività”. Durante la cerimonia finale per la promozione il tecnico giallorosso è stato il più applaudito: “non me ne sono accorto – aggiunge -, mi fa molto piacere, me la godo e condivido tutto con il mio staff”. Il tecnico romano dopo la brevissima esperienza nel Genoa torna nel calcio dei grandi. “Ci sono tornato meritatamente, abbiamo vinto due campionati – conclude -, mantenere la categoria credo sia la cosa più difficile per me, la squadra e la società, ora tutto si resetta e vedremo quello che succederà. Uo sono un allenatore ambizioso, voglio crescre con grande umiltà e determinazione, voglio crescere e fare sempre il massimo, senza limiti ho la fortuna di fare quello che sognavo da bambino. Lo faccio con grande passione”.

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