LECCE- L’intervento per la riduzione di un’ernia inguinale eseguito in una clinica leccese andò male. La conseguenza fu, per il paziente, l’atrofizzazione totale del testicolo destro. A distanza di 9 anni dall’accaduto, l’ intervento è del 2010, il giudice monocratico del Tribunale civile di Lecce ha condannato sia il medico che ha operato sia la struttura sanitaria privata al risarcimento in solido della vittima rappresentata dall’avvocato luigi quinto: oltre 50mila euro.
Alla base della decisione del giudice la perizia tecnica del consulente, il dottor Sandro Petrachi, nominato nel corso del giudizio, secondo cui, l’intervento, effettuato con la tecnica di Lichtenstein era stato caratterizzato da manovre che avevano provocato una lesione ischemica a carico del testicolo del paziente determinata dall’interruzione del normale flusso sanguigno.
L’intervento quindi sarebbe andato male per l’imperizia del medico e sarebbe stato accertato il rapporto casuale con il fatto lesivo. Il giudice onorario della prima sezione civile del tribunale Silvia Rosato ha condannato sia il medico che la Casa di cura presso cui lavorava riconoscendo alla vittima un risarcimento di circa 40 mila euro per il danno biologico e le lesioni macro permanenti oltre a circa 17 mila euro di spese legali.