BARI –Niente primarie per il centrosinistra pugliese, almeno per ora. Il Pd prima e il tavolo del centrosinistra immediatamente dopo, hanno convenuto di dover rimandare l’appuntamento con i gazebo, già fissato per il 24 febbraio, per evitare che la spaccatura tra i partiti diventi insanabile. In realtà una data alternativa la si attendeva ma non è arrivata. Procedura sospesa.
I partiti della sinistra, intanto, si preparano all’assemblea “Prima le idee” del prossimo 23 febbraio. Si potrebbe capire in quella sede se c’è margine per ricompattare i partiti in vista delle regionali 2020, dopo il duro scambio di accuse tra il governatore Emiliano e il predecessore Vendola.
Il Pd, intanto, fa sapere che la decisione di sospendere le primarie è data dalla “prioritaria volonta’ di ricomporre il campo del centrosinistra. Dunque ora, spiega il segretario regionale Lacarra, si costruirà un programma che, da un lato compensi le mancanze accusate nell’azione di governo e più volte sollecitate dai partiti, dall’altro lato ne elabori uno da presentare agli elettori.
Emiliano, nei giorni scorsi, aveva già annunciato di aver dato la sua disponibilità a spostare l’appuntamento con le primarie anche a luglio ma, aveva chiesto, i candidati si facciano avanti subito. Ma dopo le scintille con Vendola, la disponibilità è stata ribadita stralciando la richiesta di ottenere subito dei nomi. Ora, dunque, si attende di capire come La Puglia in Più e Sinistra italiana daranno segnali di aperta o attenderanno il 23 febbraio.