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Sticchi Damiani: “Serie A? Ci siamo. E con il credito sportivo pensiamo a un nuovo stadio”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) Sale in cattedra il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani. Per parlare di arbitri, campionato, mercato, società e stadio. “La sconfitta di Brescia ci ha fatto male per come è maturata – afferma il presidente del club giallorosso -, la squadra si è comportata egregiamente e ha disputato una grossa prestazione per larghi tratti dell’incontro, però negli ultimi minuti si poteva fare meglio ed è sicuramente il punto da cui ripartire; pertanto questa settimana si lavora duro e forte perché dobbiamo cercare di evitare questi cali di tensione. Questo per me è l’aspetto più importante di tutti”. Il massimo dirigente del club leccese parla della direzione arbitrale. “Non rappresenterà mai un alibi per la società che io rappresento – precisa -, però l’arbitraggio ci ha danneggiato: Tonali andava espulso. È un episodio che lascia molto perplessi perché era visibile, è stato visto dall’arbitro. Ma non è mia intenzione fare polemica, sono sempre molto chiaro e oggettivo. Continueremo a far valere la nostra posizione nelle sedi giuste e con i toni giusti”. Il presidente esamina l’andamento della squadra in questa prima parte di campionato. “Straordinario, come l’allenatore che ha trasformato un nuovo gruppo in squadra e straordinario anche il direttore sportivo che ha selezionato i giocatori. Le tre sconfitte fin qui incassate sono state determinate da nostri limiti, ma anche da situazioni arbitrali – osserva -, la squadra però è all’altezza. Domenica contro il Padova è un match point salvezza, ma può essere anche una partita che ci può portare verso ragionamenti più ambiziosi, che non ci spaventano, ma che non abbiamo affrontato per l’onestà intellettuale che ci contraddistingue – chiarisce -. Non ci tireremo mai indietro, se c’è una possibilità su cento di essere promossi sarebbe da pazzi non provarci. Andare in A significa portare patrimonio al club: tra risorse che spettano alle neo promosse in A e paracadute se si retrocede stiamo parlando di circa cinquanta milioni di euro”. Il mercato di gennaio è ormai alle porte e il pezzo pregiato sembra essere Mancosu. “Ha contratto fino al 2020, da qui non si muove se non ce lo chiede lui. E poi bisogna sempre parlare con noi. Intanto abbiamo dato disponibilità al direttore purché sia una campagna acquisti mirata e migliorativa che garantisca l’integrità di questo gruppo, è fondamentale. Inoltre, abbiamo garantito un’altra fidejussione per poter spendere più di quanto impone la Lega alle neo promosse”. Intanto il bilancio della passata stagione è stato chiuso con un disavanzo di oltre cinque milioni di euro, una perdita già versata pro quota da tutti i soci ha detto il massimo dirigente del club di Via Costadura. Sul libro paga della società leccese non c’è più Padalino, ma con l’allenatore foggiano c’è un contenzioso in corso. “Il suo contratto prevedeva che in caso di promozione in B ci fosse un prolungamento automatico – spiega -, lui ha inteso farlo valere pur non essendo stato il nostro allenatore e noi ci siamo opposti. Abbiamo chiesto alla Lega se potevamo non pagare il tesserato. Se la Lega ritiene il contenzioso non pretestuoso autorizza il club in attesa che il giudice si esprima. Vedremo se dobbiamo riconoscergli le sei mensilità maturate in questo campionato”. Per quanto riguarda l’organigramma societario Dario Carofalo è subentrato al posto del dimissionario Stefano Adamo, che Sticchi Damiani ringrazia. “Ha lavorato a tempo pieno per noi e gratuitamente, ci ha messo i numeri a posto. La distribuzione delle quote resta invariata: De Picciotto al trenta per cento, io al ventiquattro, Liguori, Carofalo e Adamo intorno al venti”. Infine lo stadio. “Questa mattina abbiamo avuto una riunione in Prefettura – conclude -, siamo seriamente preoccupati, a fine stagione la Tribuna Est chiuderà e non ci sarà alcuna proroga. Il Comune è in una situazione finanziaria molto complicata per fare fronte a interventi di straordinaria amministrazione. Stiamo ragionando su un’idea con il credito sportivo: abbiamo iniziato una serie di sopralluoghi nei prossimi giorni. E’ un matrimonio che si può fare e un ruolo importante è quello dell’amministrazione comunale, la sua volontà a costruire un nuovo stadio. I principali investitori, però, sarebbero reclutati in parte proprio dal Credito Sportivo ed eventualmente ne fare parte anche il club se lo ritiene una condizione necessaria, però se questa idea decolla ve ne parlerò in seguito”.

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