PORTO CESAREO – Vere e proprie dittature in riva al mare con tanto di regole illustrate all’ingresso e la pretesa di perquisire le borse dei bagnanti a caccia del “cibo vietato”. Il caso che TeleRama ha aperto l’estate scorsa concede in bis e lo fa già a partire maggio: la borsa frigo nei lidi è off limits. “Gentile bagnante, pretende di portare il panino da casa? Lei non è un cliente per noi“.
La prima segnalazione di quest’anno arriva dritta dritta da Porto Cesareo che a quest’andazzo non è nuovo (considerate le tante segnalazioni risalenti al luglio scorso). È sabato, una famiglia all’ingresso di un noto lido chiede informazioni sui costi di sdraio e ombrellone, al momento del pagamento però qualcosa non va: la cliente può entrare, la borsa che ha in mano no. A raccontarcelo una testimone.
Non finisce qui. Evidentemente non soddisfatti della rassicuazione della cliente, i gestori hanno deciso di spingersi oltre, mettendo le mani nella borsa della donna.
La perquisizione basta a far abbassare il livello di guardia? Assolutamente no. I controlli proseguono sulla sabbia. Lì dove persino i bagnini, al fianco dei dipendenti degli stabilimenti, spesso vestono i panni di castigatori.
La Capitaneria di Porto, messa la corrente della situazione, tiene a ribadire che “questo tipo di imposizioni, pretese e pratiche arbitrarie (quali la perquisizione delle borse) sono assolutamente illegittime. La concessione di una porzione di demanio pubblico, in queso caso la spiaggia, non autorizza in alcun modo il gestore a imporre divieti e regole che limitino la libertà della persona. Davanti ad atteggiamenti simili- ribadisce la capitaneria- allertate le forze dell’ordine“.
E.Fio