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L’architettura e le trasformazioni: focus dall’Albania a Lecce

LECCE – Il nuovo progetto del Piano regolatore di Tirana, firmato dal team olandese di Unlab e Ind insieme allo Studio Boeri di Milano, è all’insegna del green e della vivibilità che, come ha affermato proprio Boeri, punta a “bloccare lo sviluppo folle della città ai suoi confini attuali, realizzando un bosco orbitale con 2milioni di nuovi alberi a segnarne il confine”. Su queste trasformazioni vorticose che la nostra “dirimpettaia” Albania sta vivendo l’Ordine degli Architetti di Lecce, presieduto da Rocco De Matteis, ha voluto organizzare un incontro con Gjon Radovani, architetto, Consigliere Onu per lo Sviluppo dell’Albania, già Viceministro ai Lavori pubblici e al Turismo.

“Ho paura” -ha detto- “che l’Italia abbia perso treno dei rapporti con l’Albania negli anni Novanta, quando avrebbe potuto avere una funzione molto importante: gli Albanesi vedevano nell’Italia una sorta di America non solo per questioni di carattere economico e finanziario ma anche nel senso di un sostegno morale, sociale e culturale. Poi, anche per problemi politici interni al vostro Paese, l’Albania ha perso quella centralità che avrebbe dovuto avere”.

Ma un ponte solido con il Paese delle aquile si può ancora costruire, soprattutto se le fondamenta affondano nella cultura.

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