LECCE – “Lecce perde i fondi europei per le bonifiche. Tutto falso” parola dell’assessore all’ambiente del Comune di Lecce dopo il nostro servizio che tirava in ballo non solo l’amministrazione del capoluogo ma anche molti altri comuni del Salento e della Puglia. Attraverso fb il responsabile se la prende con gli uffici regionali che fanno emergere notizie che si rivelerebbero infondate.
Di fatto non è infondata la notizia dell’assenza di parti di documentazione non presentata da alcuni comuni per avere formale concessione di finanziamenti se è vero, come specifica l’assessore Mignone, che un dirigente del Comune si è dovuto recare giovedì a Bari (per un cd che avrebbero smarrito in Regione) e Lecce, come altri comuni, potrà fruire della possibilità data di presentazione di quanto non era stato regolarmente inviato dalle amministrazioni a rischio fondi oltre al documento nuovamente portato nel capoluogo regionale.
Ciò avvalorato dal fatto che invece, altri comuni salentini e pugliesi, hanno già avuto certezza ed approvazione dei progetti e dei finanziamenti. In soldoni chi ha presentato il tutto come richiesto dalla Comunità Europea non avrà bisogno di fruire della riapertura termini sino al 2 Maggio per l’ulteriore documentazione. L’assessore Mignone sempre su Facebook sentenzia: “ morale della favola occorre incidere negli uffici perché chi fornisce notizie all’esterno…induce in errore la stampa… che però da parte sua dovrebbe accettare la veridicità…”. Caro Assessore fa bene a voler incidere sulla burocrazia che ha messo a rischio l’erogazione dei fondi ma la stampa non ha detto nulla di infondato visto che è stata necessaria l’apertura dei termini per ulteriori 20 giorni, come lei evidenzia, al fine di produrre quanto mancava così come invece, altri Comuni, non dovranno fruire del salvifico 2 maggio, giorno ultimo per la presentazione delle carte mancanti.
