LECCE- Ecco la prova che il Frecciarossa non rappresentasse garanzia di “alta velocità”, come da noi sempre affermato. L’utilizzo dell’Etr 500 ha permesso al Salento solo di evitare qualche fermata in più. Per l’impiego dell’Etr 1.000 con l’alta velocità ci dev’essere un volere politico e gestionale di Ferrovie dello Stato per una tratta ad alta tecnologia, garante della vera e autentica alta velocità, oggi garantita solo fino a Napoli. La prova che il Frecciarossa sia stato solo un contentino per la mobilitazione della stampa -e non di chi avrebbe dovuto- è il post, speriamo non elettorale in vista del prossimo referendum costituzionale, del premier Matteo Renzi: “Il piano di Ferrovie dello Stato. Bene il lavoro su AltaVelocità ma adesso più investimenti sui pendolari. Oggi abbiamo presentato il piano industriale di Ferrovie dello Stato. Ottimo il lavoro sull’alta velocità, che dovrà arrivare a Lecce e a Palermo. Ma adesso dobbiamo mettere più soldi per i 600 milioni di passeggeri pendolari e per le metropolitane (l’Italia intera ha meno chilometri di metropolitane della sola città di Madrid). Oggi abbiamo spiegato come faremo e quando”.
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