LECCE- A Renzi non piacciono i cani sciolti come Emiliano: le preoccupazioni aumentano anche a Roma. In Puglia la partita è importante con Fitto in campo, ma la lista Pd per le europee a Bari è debole, secondo il pensiero della maggior parte dei dirigenti pugliesi. Il premier ha inviato nel capoluogo pugliese uno dei suoi fedelissimi, Luca Lotti, per dare il serrate le file ai renziani.
I maligni pensano che da Roma qualcuno stia preparando la punizione per Emiliano, studiata insieme ai renziani della prima ora, per fargli capire che non può fare sempre di testa sua. Ufficialmente la presenza del dirigente è stata giustificata come un sostegno alla candidatura di Antonio Decaro a sindaco di Bari, ma, in realtà, c’è anche l’intenzione di chiarire una situazione delicata che si può riassumere in una parola: disimpegno nelle europee.
E’ proprio questo che teme Renzi. Lotti ha incontrato in una riunione ristretta Decaro, Ferrante e Foresio per dettare le linee guida e ricordare che non si possono fare brutte figure, perché Renzi desidera che i suoi puntino sulla capolista Pina Picierno. Dalla riunione ristretta è stato escluso Michele Emiliano, che ha presenziato solo nella conferenza pubblica: un chiaro segnale che i rapporti sono si sono deteriorati, dopo il grande rifiuto del sindaco barese.
I renziani hanno espresso preoccupazione e non poche perplessità sulla lista. Ora, però, si studiano le mosse del segretario regionale: un risultato negativo spingerebbe molti suoi detrattori, che si annidano anche tra i renziani, a chiederne le dimissioni. I dalemiani e i civatiani, intanto, preparano la rivincita congressuale: dopo aver stretto l’accordo sul ticket Gentile – Paolucci cercano di rovesciare la leadership pugliese. Un buon risultato potrebbe mettere in discussione molte cose.