TARANTO – La procura di Taranto ha reiterato la richiesta di rinvio a giudizio per i 47 imputati dell’inchiesta sull’Ilva denominata ‘Ambiente svenduto’, tornata dinanzi al gup dopo che la Corte d’Assise, per un errore nel verbale del 23 luglio 2015, aveva annullato il decreto che disponeva il processo. Rigettata dal gup l’eccezione di nullità sollevata dalla difesa, i pm si sono riportati alle conclusioni della requisitoria della precedente udienza preliminare. Poi l’avvocato Sergio Torsella, a nome delle parti civili, ha chiesto ugualmente il rinvio a giudizio degli imputati.
Tra gli imputati ci sono i fratelli Fabio e Nicola Riva (il primo è l’unico detenuto del processo), esponenti politici tra i quali l’ex governatore della Puglia Nichi Vendola, amministratori in carica o ex, come l’attuale sindaco di Taranto Ezio Stefano, funzionari ministeriali e regionali e dirigenti dell’Ilva.
Nel frattempo, il gruppo Riva ha presentato ricorso al Tar Lazio per ottenere l’annullamento del decreto ministeriale che permette la cessione dei complessi aziendali di Ilva Spa in Amministrazione Straordinaria.