LECCE- Quintali di frutta, ortaggi e verdura, sollievo e ristoro per chi in questi giorni di grande caldo si trova in difficoltà. Una sofferenza che si aggiunge alla povertà e allo sfruttamento, quello dei migranti che nel salento arrivano numerosi per essere impiegati come schiavi nei campi di angurie e pomodori.
È rivolta soprattutto a loro l’iniziativa promossa da Coldiretti in tutta italia e che a Lecce si è svolta in collaborazione con la Caritas. È stato Don Attilio Mesagne ad indicare il luogo in cui si concentra la povertà leccese: la zona 167, con tanti anziani, disoccupati, il luogo dove tante parrocchie lavorano per aiutare ogni giorno gli stranieri. Il luogo in cui la fame si fa sentire ogni giorno.
E in fila oggi, a raccogliere la frutta, distribuita gratuitamente, erano in tanti. Non si tratta di donare, ha detto Don Attilio che in questi giorni ha lanciato un forte allarme, parlando di istituzioni sorde alla povertà, ma di restituire ciò che la società di oggi ha tolto a questa gente.