LECCE- Gli orchestrali della Ico Tito Schipa saranno licenziati a luglio. La procedura per il licenziamento collettivo non è stata bloccata, ed ora è guerra aperta tra provincia di Lecce e fondazione Ico Tito Schipa e i sindacati che tutti insieme hanno proclamato lo stato d’agitazione. È andato male, malissimo, secondo le Segreterie Provinciali di SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM e UGL COM l’incontro voluto dagli stessi sindacati in provincia e che ha riunito i segretari , il Responsabile del Settore Politiche Economiche e del lavoro Carlo Frisullo, e i rappresentanti della Fondazione Onlus ICO Tito Schipa .
Nonostante la presentazione della programmazione artistica 2015 e l’arrivo dei contributi ministeriali, regionali e comunali, la Fondazione ICO, dicono dai sindacati, non ritira la procedura di licenziamento collettiva. Viene Mantenuto invece il Consiglio di Amministrazione della Fondazione pagato con i contributi pubblici.
Alle nostre richieste di ritirare i licenziamenti, alla luce dei finanziamenti già ricevuti e di altri che arriveranno nel corso del 2015, perché già deliberati da Regione, Comune e MIBAC, i rappresentanti della Fondazione hanno opposto un netto rifiuto dichiarando che “la situazione non si è ancora evoluta positivamente e pertanto resta la necessita di effettuare i paventati licenziamenti”.Ci troviamo, dicono i segretari, in una situazione al limite del grottesco per cui mentre da una parte si licenziano i lavoratori, dall’altra si continuano ad erogare emolumenti per il Consiglio di Amministrazione retribuito con le stesse risorse che potrebbero essere destinate ai lavoratori. “Nei prossimi giorni, annunciano le organizzazioni sindacali, daremo vita a iniziative unitarie a difesa dei posti di lavoro e del patrimonio culturale del territorio”