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Ecotassa, Fi presenta proposta “Salva-Lecce” e incalza il Pd: “Esca allo scoperto”

LECCE-   Una proposta “salva-Lecce” e una doppia frecciata a Regione e Pd. Sull’ecotassa Forza Italia si toglie qualche sassolino dalla scarpa e, in conferenza stampa, torna a ribadire: “ad essere inadempiente è Bari, che non ha programmato gli impianti di compostaggio per chiudere il cerchio”. 

L’ordine del giorno presentato è articolato e “serve anche – dicono gli esponenti azzurri – a salvare la faccia alla Regione”: “evitare il tributo speciale nelle province i cui impianti ottengano almeno due risultati ottimali, vale a dire che la produzione della frazione secca da avviare a recupero energico superi il 38 per cento e l’indifferenziato da smaltire in discarica sia inferiore al 30 per cento”. Una forbice che eviterebbe la stangata per 47 Comuni relativamente al 2014 e per 95 Comuni per il 2015, proprio perché il sistema impiantistico leccese è tale che, alla fine del processo di trattamento, in discarica viene inviato solo il 27 per cento del totale dei rifiuti in entrata. “Se paghiamo così tanto questi impianti, ci dev’essere un ritorno – è stato detto – e non possiamo essere equiparati ad altre province, come Taranto, che inviano in discarica l’85 per cento”. Anche di questo si discuterà martedì a Bari, in commissione ambiente, nell’audizione dell’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro e dell’Anci.

Da Forza Italia, dunque, arriva anche la bacchettata al Pd: “Non è pensabile – ha detto il coordinatore provinciale Antonio Gabellone – che l’unica voce fuori dal coro sia quella di Sergio Blasi e che tutti gli altri rappresentanti in Regione siano appiattiti sulle posizioni della giunta. Il segretario del Pd, Salvatore Piconese, faccia emergere la posizione del partito e si assuma le responsabilità”.

La Regione, secondo Fi, avrebbe teso una “trappola”: “Dice che ci sono 17 milioni di euro pronti, ma vanno rendicontati entro il 30 giugno 2015. Invece, per costruire gli impianti ci vogliono tra i 18 e i 36 mesi. Eppure, i Comuni si erano detti pronti già nel 2008”.

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