Cronaca

Maxi furto nella cantina Taurino di Guagnano: ritrovate a Bari alcune bottiglie

BARI-A due giorni dal maxifurto di vini nelle cantine Taurino di Guagnano, tre casse di bottiglie sono state ritrovate a Bari in casa di una giovane coppia. A scoprirlo sono stati i carabinieri della compagnia Bari San Paolo. La notte tra lunedì e martedì, i ladri hanno fatto incetta di bottiglie: dalle 15 alle 20mila, per un valore di diverse decine di migliaia di euro. 

Hanno agito da professionisti: sapevano bene che la cantina sulla strada statale 605 non ha un sistema antifurto, nè di videosorveglianza. sono arrivati di sicuro a bordo di un camion e, appena dentro l’area aziendale, hanno avuto cura di richiudersela alle spalle per non destare sospetti. Hanno forzato la porta del capannone ed hanno preso e caricato sul camion 12 bancali. Diversi cartoni di vini. In totale fa quasi 20mila bottiglie bottiglie, “Tra le quali -ci ha spiegato la titolare Rosanna Taurino- molte di Patriglione, il nostro vino più pregiato. E poi 5 pedane di vino destinato al Quebeq e doppi magnum (boccioni da 3 litri)”. Molte bottiglie si sono rotte mentre i malviventi cercavano di caricare le pedane. Poi il camion è uscito dall’ingresso sul retro del capannone, che affaccia su via Cellino.

Le indagini hanno immediatamente portato al nome di un 34enne di bari che, un paio di mesi fa, era stato controllato nelle campagne di Guagnano, non lontano dalle cantine Taurino. Una presenza sospetta: l’uomo era in possesso di una ricetrasmittente agganciata alla cintura e, non dando spiegazioni sulla sua presenza, sul suo conto venne proposto un Foglio di Via Obbligatorio. Il sospetto era che fosse lì per commettere un furto, saltato grazie alla presenza e all’intervento dei carabinieri.

Dopo il colpo alle cantine, i carabinieri della compagnia di campi salentina, diretti dal maggiore Nicola Fasciano, hanno contattato i colleghi di Bari, che hanno perquisito l’abitazione del sospettato trovando parte di quello che cercavano: 18 bottiglie. Per questo l’uomo e la moglie sono stati den unciati a piede libero per ricettazione. Ora si indaga per capire dove sia finito il resto della preziosa refurtiva.

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