Politica

Primarie, polemiche su doppio turno e candidature

LECCE- “Il Tavolo del centrosinistra è già chiuso per quanti riguarda la decisione sul ballottaggio”, come spiegano alcuni dirigenti del Pd, ma il braccio di ferro con Sel continua. I vendoliani insistono sul fatto che non sarebbe una forte legittimazione permettere che un candidato si affermi con il 30 per cento: una seconda consultazione, come è avvenuto tra Renzi e Bersani, potrebbe essere la via giusta da imboccare. E’ chiaro che Sel, con il ballottaggio e più candidati del Pd in campo, avrebbe molte più chance.

Anche nel Pd c’è chi appoggia la “linea vendoliana”. “Le regole si possono modificare fino al 30 novembre – dichiara Elena Gentile – dobbiamo garantire una sana competizione tra diverse sensibilità, ma convergenti su un obiettivo unico, che è la valorizzazione di un’esperienza del centrosinistra, lunga 10 anni. Necessario il ballottaggio quindi. Sono favorevole anche a far scendere in campo più candidati del Pd: è successo a livello nazionale, perché non dovrebbe succedere per il livello regionale?”. L’europarlamentare, inoltre, dichiara apertamente che la sua candidatura è un’ipotesi plausibile, “ma solo se prima si lavora su delle regole giuste”. Le parole di Elena Gentile inquietano la vice di Emiliano, Sandra Antonica: “Imbarazzante riaprire il dibattito sul doppio turno. Siamo aperti al contributo di tutti, c’è un tavolo di coalizione ogni mercoledì, ma non possiamo tornare indietro sulle decisioni prese”.

Secondo la vice segretaria regionale del Pd, il ballottaggio sarebbe solo un modo per inasprire gli scontri interni al Pd, tra varie fazioni, così come più candidature in campo per lo stesso partito sarebbero solo un regolamento di conti. A sinistra, insomma, c’è ancora molto lavoro da fare per trovare la quadra. Emiliano è appoggiato da molte segreterie locali del Pd, ma le ipotesi di candidatura alle primarie di Minervini e Gentile restano in campo: questo potrebbe essere un vantaggio per il candidato su cui converge Sel, Dario Stefano, anche se alcuni vendioliani lo supporteranno turandosi il naso. Intanto, nel centrodestra tutto in stallo in attesa che Ncd e Udc si schiariscano le idee sulla linea da adottare. Schittulli lavora alacremente, visto che gli altri possibili candidati alle primarie non sono venuti ancora allo scoperto.

L’oncologo si è già guadagnato la fiducia di Fitto, dei Fratelli d’Italia e di tantissimi dirigenti di Forza Italia: ora lavora anche nel Salento per portare dalla sua partiti e movimenti di centrodestra. Perrone sembra aver fatto un passo indietro dopo la delusione delle europee, ma hanno una gran voglia di scendere in campo Sùrico, Marmo, Romani e Silvestris. Per alcuni sarà solo il desiderio di partecipare o guadagnarsi uno spazio nel dibattito, perché bisogna fare i conti con i numeri.

Articoli correlati

La crociata di Fitto parte dal Parlamento e finisce nel partito

Redazione

Incompatibilità, Rollo fa ricorso al TAR

Redazione

“Centro casalinghi” vs Unipol: in campo il Consorzio imprese riunite

Redazione

Consorzi, dalla Giunta altri 8 milioni di euro. Ma il debito sfiora i 400 milioni

Redazione

Barocco leccese patrimonio mondiale Unesco: mozione di Pagliaro

Redazione

Palazzo Carafa, doppi incarichi e malumori in maggioranza

Redazione