LECCE- L’emotività e la tensione vissute domenica con la vittoria al cardiopalma nel quarto di finale play off sono ancora freschi tra i tifosi. In casa Lecce invece non è passata in secondo piano la troppa sofferenza patita nell’arco della partita che ha trovato la parola fine soltanto ai calci di rigore quando tempi regolamentari e supplementari non erano stati sufficienti a dire chi tra Lecce e Pontedera avrebbe passato il turno.
L’interpretazione di un match con i connotati di finale, essendo stato giocato ad eliminazione diretta, non ha convinto. La partita non si è svolta per come era stata preparata, la domanda è: perchè? Problema di tenuta fisica o mentale? Probabilmente piu’ la seconda ipotesi. Un problema di gestione della tensione nervosa probabilmente che ha impedito ai giallorossi di essere quella squadra che nell’arco della stagione regolare piu’ volte era stata apprezzata per determinazione e cinismo. Stavolta pero’ qualcosa si è inceppato.
La sterilità della manovra offensiva è stata fin troppo evidente per non portare il tecnico a dichiarare che forse il Pontedera per quello visto in campo avrebbe meritato la vittoria. Considerazione che naturalmente non puo’ trovare riscontro in quello che è stato il rendimento complessivo in campionato. Il Lecce ha passato il turno ed è questo l’elemento importante, adesso però c’è da affrontare un ulteriore ostacolo. Stavolta di fronte ci sarà il Benevento, una sfida che si giocherà con la formula del’andata e del ritorno. Mister Lerda dunque avrà la possibilità di gestire il passaggio del turno sulla distanza di due match che è cosa ben diversa ma al tempo stesso su cui non potersi cullare.
I cambiamenti nella squadra ci saranno rispetto alla partita con il Pontedera. Prima ancora di valutare gli aspetti tecnici, Lerda ha lavorato sulla testa dei suoi ragazzi cercando di eliminare qualsiasi residuo di paura. Non avrà paura di scendere in campo il grande assente di domenica scorsa Fabrizio Miccoli che ha già prenotato la maglia da titolare. Dovrebbe rientrare nella cerniera di centrocampo anche Papini, che nel frattempo ha scontato la giornata di squalifica rimediata per somma di ammonizioni con il Pisa. Bellazzini potrebbe essere dirottato in panchina al suo posto si candida a tornare dall’inizio Ferreira Pinto. In ogni caso mancano ancora troppi giorni al match di Benevento per pensare a soluzioni definitive, saranno gli8 ultimi allenamenti a portare il tecnico a prendere le opportune decisioni.
Il Benevento è squadra ostica, nel girone di andata i campani rifilarono una sonora sconfitta ai giallorossi un 4-1 che aveva messo in evidenza i problemi strutturali di una squadra che era ancora in cerca di se stessa. Nel girone di ritorno altra storia, davanti al proprio pubblico il Lecce ebbe la meglio grazie ai gol di Amodio e Diniz. Da non sottovalutare poi che sulla panchina dei campani siede mister Brini, considerato nell’ambinete un esperto nella gestione delle sue squadre nell’appendice del campionato regolare. Come dire, i play off sono la sua materia preferita.
Il Benevento è squadra che vanta il miglior attacco del girone con i suoi 58 gol all’attivo, mentre il reparto difensivo non è propriamente inespugnabile 36 i gol subiti. Sarà battaglia in campo in un ambiente che si preannuncia caldo sugli spalti. La guerra di nervi a distanza è iniziata, e guardando oltre il valore tecnico tattico delle due sfidanti, ci sarà da gestire nel migliore dei modi la tensione nervosa e le preoccupazioni che una sfida delicata, come è una semifinale play off , porta con sè.
Intanto è stato definito il direttore di gara che sarà Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata per il match che si giocherà al “Vigorito” con calcio di inizio fissato per le ore 21.
