Politica

Rifiuti Colacem, Galati: «Emendamento anti-inceneritore: lo appoggino tutti i consiglieri salentini»

LECCE- L’idea di fare della Colacem un inceneritore è ancora in piedi; il consigliere regionale Galati (Sel) chiama tutti i colleghi di maggioranza e di opposizione ad una battaglia comune per emendare il piano.

«Il territorio ha già espresso la sua netta contrarietà – sottolinea Galati – la volontà delle comunità locali va rispettata da tutti i consiglieri regionali, specie da quelli che hanno ricevuto consensi da Galatina e dal suo hinterland, che hanno il dovere di rappresentarne le preoccupazioni e le aspirazioni».

L’ipotesi di co-incenerimento di rifiuti (l’ex CDR, ora qualificato come CSS) nel cementificio di Galatina è ancora presente nel Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Regionale. Eppure con dichiarazioni pubbliche, osservazioni scritte e audizioni davanti alla Commissione Ambiente tutti i Comuni dell’area hanno espresso la propria contrarietà ad un’idea che aggrava la pressione ambientale in un territorio che registra picchi preoccupanti di patologie tumorali.

«Va rispettata la volontà univoca delle comunità locali, alle cui preoccupazioni dovremmo rispondere seguendo il principio di precauzione e dotandoci di una specifica indagine su incidenza tumorale e legame con l’inquinamento ambientale» continua Galati, che annuncia uno specifico emendamento in Consiglio (quando il PRGRU arriverà alla discussione) per cassare ogni riferimento all’idea di co-incenerire i rifiuti nel cementificio Colacem. Un emendamento sul quale l’esponente di Sel “sfida” a convergere i colleghi consiglieri, senza distinzioni politiche ma nell’interesse dell’ambiente e della salute. «Auspico che i tanti consiglieri regionali, di maggioranza e di opposizione, che in questo territorio hanno rastrellato voti e consensi – puntualizza Galati – ora si dimostrino sensibili alle sue istanze; spero che Galatina e i Comuni vicini non siano soltanto un comodo bacino elettorale, da “curare” con sporadiche operazioni propagandistiche o con speciosi interventi clientelari».

L’emendamento anti-inceneritore Colacem diventa così un punto politico: alle osservazioni contrarie dei Comuni dell’area, la struttura tecnica regionale ha risposto ribadendo le ragioni a favore del co-incenerimento nei cementifici, pur definendo prioritario il recupero di materia.

«Eppure l’indirizzo politico era noto fin dal 2011, quando il Consiglio Regionale approvo’ un ordine del giorno contrario al co-incenerimento di rifiuti in impianti non espressamente nati per questo scopo – conclude Galati – Ecco perché mi aspetto un particolare supporto dal consigliere Blasi, che riveste ruoli politici decisivi in ambito regionale e di quell’ordine del giorno fu l’estensore. Caro Sergio, conduciamo insieme questa battaglia, che prescinde dal vincolo di maggioranza: in campo c’è un vincolo più forte, quello di rappresentanza»

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