Cronaca

Partono le ruspe sulla Regionale 8, si oppone anche Giuliano

LECCE  –   Partono le ruspe sulla Regionale 8 Lecce-San Foca. E mentre i Comuni di Vernole e Melendugno preparano le proposte per ridurre l’impatto ambientale, la petizione contro le strade inutili sfiora quota 3.000 firme e aggiunge alle tante adesioni una su tutte, simbolica come poche: quella di Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro e da sempre attento alla relazione fra l’uomo e il territorio.

Una firma illustre che si aggiunge alle altre – dal Regista Edoardo Winspeare al cantante dei Sud Sound System Nandu Popu, dagli ambientalisti Sebastiano Venneri e Alfredo Melissano al Direttore di ‘Qui Salento’ Roberto Guido che ha lanciato la petizione contro le strade inutili.

Che è ormai quasi arrivata a quota 3.000 firme, con massicce adesioni non solo di abitanti della provincia di Lecce ma anche di studiosi del paesaggio e dell’archeologia, di turisti e di appassionati del Salento.

Senza dimenticare le associazioni degli agricoltori, specie Coldiretti, che si è posto in prima fila contro i progetti delle nuove strade in cantiere e in particolare della Regionale 8, il cui nuovo tracciato toccherebbe da vicinissimo, in qualche caso spaccandole in due, numerose aziende agricole.

Un’opposizione diffusa che corre parallela ad un’inchiesta  della Magistratura per un sospetto sbancamento abusivo di un crinale, che per ora ha portato la conseguenza di sospendere il giudizio sui tratti più contestati, quelli in territorio di Vernole e di Melendugno, mentre il primo tratto, quello nel territorio di Lecce, è stato consegnato nelle scorse ore all’ATI che deve realizzarlo, composta dalla bolognese CCC e dalle salentine Nuzzaci e Leadri.

Per 300 operai di quest’ultima impresa, ora in cassa integrazione, il cantiere che non piace agli ambientalisti è una boccata di ossigeno. Perchè l’altro grande tema in gioco in questa vicenda è il lavoro, oltre che la certezza di opere per le quali c’è già stata la progettazione, la programmazione, il finanziamento e l’appalto dei lavori.

Insomma i punti su cui aveva battuto fin da subito l’Assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, che esprime soddisfazione per l’apertura di un cantiere che l’Assessore definisce “utile a garantire una maggiore tutela della vita umana nella circolazione stradale e che, allo stesso tempo, preannuncia giornate più felici per circa 300 lavoratori. Ovviamente saremo attenti – continua Amati – a tutte le ipotesi di variazione del tracciato che in tempi brevi le amministrazioni interessate si sono impegnate a proporre”.

Variazioni che però sono avvertite come palliativi dagli ambientalisti, semplice anestetico per una serie di ferite inferte al territorio, una serie di cui la Regionale 8 è solo l’ultimo capitolo, dopo il capitolo infinito della 275 Maglie-Leuca,il capitolo da poco iniziato dei lavori sulla Maglie-Otranto (che dovrebbe poi congiungersi formando la mediana del Salento con Gallipoli) e il capitolo – tutto da venire – di una superstrada progettata dalla giunta Gabellone per congiungere nel nord della provincia le marine leccesi che si affacciano sull’Adriatico con le marine di Porto Cesareo e Torre Lapillo, quelle frequentate anche dai ‘Negramaro’ e da Giuliano, che forse anche per questo è salito sulle barricate contro le nuove strade nel Salento.

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