Cronaca

Si è dimesso Emilio Miccolis, Direttore generale dell’Università del Salento

LECCE – Messo alle strette, il  Direttore generale dell’Università del Salento, Emilio Miccolis, si è dimesso. Troppa la bufera scatenatasi negli ultimi giorni, dopo che i sindacalisti Manfredi De Pascalis e Tiziano Margiotta hanno depositato in Procura gli esposti e le registrazioni roventi dei colloqui con lui.

Decisamente senza scampo la decisione scaturita in seno al CdA dell’Ateneo, che gli ha imposto l’aut aut: dimissioni entro il 31 ottobre o licenziamento. Un ordine del giorno voluto in extremis dal Rettore Domenico Laforgia e votato all’unanimità, successivo alla sospensione arrivata nella giornata di sabato.

Le funzioni vicarie sono state assunte dall’Avv. Claudia De Giorgi, che assumerà il ruolo di reggente fino al prossimo Consiglio di Amministrazione. E, mentre, in Piazzetta Tancredi si cerca di ripristinare almeno un profilo di dignità per l’Università leccese, nel Palazzo di giustizia il caos giudiziario si allarga a macchia d’olio.

Sulla scrivania del Procuratore Cataldo Motta e del Sostituto Paola Guglielmi sono, infatti, almeno 4 i fascicoli d’inchiesta aperti. 2 vedono indagato, appunto, l’ormai ex Direttore generale Emilio Miccolis. In uno di questi si ipotizzano le accuse di abuso d’ufficio e violenza privata sulla scorta degli esposti presentati dai 2 sindacalisti, corredati da numerose registrazioni raccolte nei suoi uffici e che portano a galla lo spaccato inquietante dei metodi utilizzati per mettere a tacere due persone scomode.

Poi c’è il fascicolo che vede, invece, coinvolto il Rettore Domenico Laforgia con l’accusa di abuso d’ufficio. Si indaga in seguito all’esposto presentato dal Professor Luigi Melica, ordinario di Diritto costituzionale, che ha denunciato presunte pressioni di Laforgia, all’interno delle sedute del Senato accademico, con l’obiettivo di influenzare le scelte dei componenti.

Infine, il quarto fascicolo, al momento contro ignoti, che ha ad oggetto un concorso per la copertura di 4 posti di elevata professionalità. In una e-mail anonima, circolata negli ambienti universitari e portata all’attenzione della Magistratura dallo stesso Rettore, si sollevano dubbi sulla procedura e si annunciano i nomi di coloro che sarebbero stati destinati ad aggiudicarsi i posti.

La matassa da sbrogliare per gli inquirenti, insomma, si fa sempre più intricata. Non si escludono ulteriori colpi di scena, anche perchè nuove denunce sarebbero arrivate nelle scorse ore nelle mani degli investigatori.

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