Politica

Accorpamento, Patroni Griffi ‘taglia la testa’ a Brindisi

LECCE – Province, accorpamenti, capoluoghi, commissariamenti: arriva a mettere ordine il Ministro Filippo Patroni Griffi, la cui visita nel Salento è l’occasione per chiarire come si muoverà il Governo in questo pezzo d’Italia.

Nessun doppio capoluogo, ipotesi mai considerata, per la Provincia unica di Taranto e Brindisi.

Anzi, ormai solo di Taranto, visto che in mancanza di accordi diversi, è la città più popolosa a fare da capitale. Accorpamento da gestire in accordo con il territorio, anche sugli Uffici dello Stato.

E poi Lecce, che è salva, anche da sola, ma per la quale potrebbe aprirsi la stagione del commissariamento, non diversamente dalle altre province accorpate. “Perché ci dev’essere un momento – spiega il Ministro – in cui il nuovo ordine parte tutto insieme. Ma andiamo con ordine: di doppio capoluogo, architrave dell’accordo Brindisi-Taranto che ha sorretto le deliberazioni dei Consigli comunali delle ultime settimane, non se ne parla. E non se ne è mai parlato”, sottolinea Patroni Griffi.

Lecce è salva da sola, insomma. Il che non vuol dire, però, che sia salva la poltrona di Gabellone. Perché, al di là dei confini, le nuove Province cambieranno tutte fisionomia: saranno enti di 2° livello, cioè sostanzialmente eletti dai Comuni, sul modello di quello che oggi sono le Aree vaste. E quindi tutte le Province, accorpate o no, dovranno ripartire da zero.

E, quindi, i loro Presidenti andranno a casa, senza differenza tra postazioni cancellate, come quelle del dimissionario Massimo Ferrarese o del resistente Gianni Florido, e postazioni conservate, come quelle di Antonio Gabellone, che ha avuto modo di parlare in mattinata con il Ministro Patroni Griffi e capire il proprio destino: “L’ipotesi su cui il Governo lavora – spiega il Presidente di Lecce – è il commissariamento di tutte le Province, probabilmente ai primi dell’anno prossimo. Un nuovo tassello insomma, per un anno, il 2013, che tra possibili politiche, conseguenti regionali e probabili provinciali si configura davvero come l’election year”.

Molto cauto il Ministro, infine, sulla richiesta pure presente nel territorio salentino di costituirsi in Regione autonoma. Cauto soprattutto sulla reale possibilità e volontà politica di questo Governo e questo Parlamento di porre mano – come richiesto in una lettera aperta da Paolo Pagliaro – non solo alle province e al loro riordino ma anche alle Regioni.

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