Politica

Florido: superprovincia? Taranto non sarà il capoluogo

TARANTO – Il 2 ottobre sarà la data in cui si capirà come sarà ridisegnato il Salento. E’ il limite temporale imposto dal Governo nazionale ai Comuni che, volenti o nolenti, dovranno decidere a quale provincia annettersi. Al momento regna il caos totale, la soluzione sembra lontana.

Per lo meno è quello che è apparso nel primo incontro avvenuto a Bari tra Regione, Province interessate dal riordino imposto dal Governo Monti e i Comuni implicati. Sono stati i presidenti delle Province di Brindisi e Taranto a chiarire che, almeno su un punto, la chiarezza c’è: sarà formalmente proposta a tutti i comuni di entrambi i territori la nascita della Provincia unica Brindisi-Taranto.

Una decisione che va accettata nonostante entrambi abbiano sottolineato, ancora una volta, come la soluzione migliore sarebbe la Regione Salento. “Con Province deboli – ha detto Ferrarese – e continuo ad essere d’accordo,  è meglio avere Regioni più piccole. Vediamo cosa accade”. “E’ meglio –  ha aggiunto Florido – se l’arco jonico-salentino diventa una Regione e non una provincia. Questa è sempre stata una mia idea. Le Province hanno compiti diversi e io sono per mantenere l’architettura istituzionale”.

Una soluzione, quella della Regione Salento, che anche alcuni sindaci hanno ribadito. A cominciare da quello di San Donaci che ha spronato i due presidenti a portare avanti almeno il progetto di una maxi Provincia. Opzione che lo stesso Massimo Ferrarese ha spinto fino all’ultimo. In una telefonata al collega Gabellone, infatti, ha chiesto di formare l’ente unico.

Ma la risposta è stata negativa. Da chiarire, anche, quale sarà il capoluogo di Provincia: la legge stabilisce che si può decidere per quello con popolazione più grande o unire i due preesistenti. Quest’ultima ipotesi è auspicata da Ferrarese ma respinta da Florido per il quale Taranto ha troppi problemi e non può farsi carico di un cambiamento del genere. Non è mancato lo spazio per le polemiche.

“Consegno un gioiello, ha detto Ferrarese, condannato a morire perché parlamentari del mio territorio hanno votato a favore della soppressione. Cosa sulla quale è complice la Regione che non si è opposta con un ricorso alla Corte Costituzionale”. “Poteva farlo lui” è la replica dell’assessore regionale agli Enti territoriali Marida Dentamaro: La Regione ha dato carta bianca ai comuni. “Decidete ciò che ritenete meglio per voi”, ha detto la Denatamaro.

“Il consiglio però, ha aggiunto, è di farlo e soprattutto di aggregarvi perché questo è l’unico modo per contare qualcosa”. Proprio ciò che stanno cercando di fare i comuni della Valle d’Itria; Locorotondo avrebbe già deciso di abbandonare Bari e annettersi a Taranto. Mentre quattro Comuni brindisini – Cellino Sa Marco, San Pancrazio Salentino, San Donaci e Torchiarolo – formalizzeranno a giorni la loro intenzione di lasciare Brindisi per unirsi a Lecce.

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