CronacaPolitica

Ilva: sbloccati 1,2 mld dei Riva: serviranno per l’ambietalizzazione

MILANO – Il Gip di Milano Fabrizio D’Arcangelo ha accolto la richiesta avanzata dal commissario straordinario dell’Ilva Piero Gnudi di sbloccare e trasferire nella casse del gruppo 1,2 miliardi di euro circa, cifra sequestrata dalla procura di Milano nell’inchiesta a carico di Adriano Riva e due commercialisti.

Il denaro è stato sequestrato nel maggio del 2013, nell’ambito dell’indagine dei pm Stefano Civardi e Mauro Clerici, in cui Adriano Riva e i due commercialisti sono accusati di truffa ai danni dello Stato e di trasferimento fittizio di beni. Il giudice ha disposto la conversione dei beni in azioni «a titolo di futuro aumento di capitale» dell’Ilva (saranno usati per il risanamento ambientale). D’Arcangelo ha accolto la richiesta avanzata dal commissario Ilva sulla base della legge “Terra dei Fuochi”: il giudice ha rilevato l’esistenza di tutti i presupposti per procedere al trasferimento previsto dalla norma.

A Taranto alcuni politici di spicco gioiscono. “L’Ilva di Taranto potrà essere ambientalizzata con i soldi dei Riva- spiega il deputato Pelillo -. Le risorse sequestrate alla famiglia Riva dai giudici di Milano, oggi messe a disposizione del commissario straordinario dell’Ilva Piero Gnudi, rappresentano la possibilità di aprire i cantieri previsti dall’Autorizzazione integrata ambientale e far proseguire il progetto di risanamento dello stabilimento siderurgico”

“La decisione del gip Fabrizio D’Arcangelo – continua il parlamentare del Pd -che ha espresso parere favorevole al trasferimento delle somme, valorizza, confermando la sua determinazione ed efficacia, l’intervento legislativo del governo e del Parlamento, che con gli ultimi due decreti aveva stabilito – tra le priorità – l’uso dei fondi sequestrati (anche in inchieste per reati diversi da quelli ambientali) a favore dell’ambientalizzazione”.

“Finalmente una buona notizia”. Questo il commento di Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto.“Ora ci sono risorse certe per mettere mano con decisione agli interventi previsti dall’AIA e dal Piano Ambientale. E’ una buona notizia specie per chi, come Legambiente, ha individuato sin dal primo momento quelle somme come le uniche risorse disponibili nell’immediato per adeguare gli impianti dello stabilimento siderurgico”.

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