Politica

Comuni, via libera in Commissione all’accorpamento delle funzioni dei piccoli comuni

BARI- Via libera all’unanimità dalla settima Commissione del Consiglio regionale al disegno di legge che introduce l’esercizio associato delle funzioni comunali.

La norma riguarda i Comuni con popolazione fino a 5000 abitanti. L’esercizio delle funzioni, con esclusione di anagrafe e stato civile, dovrà obbligatoriamente essere esercitato in forma associata, mediante unioni di comuni o convenzioni. Questo significa che anche le risorse umane, finanziarie e strumentali verranno messe in comune.

Sarà istituito un registro regionale delle forme di gestione associata. L’iscrizione nel registro costituirà titolo per accedere ai finanziamenti regionali previsti di incentivazione all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali.

A presentare il ddl è stato il consigliere regionale Sergio Blasi che ora si dice soddisfatto per il risultato perché “l’obiettivo – dice – è quello di risparmiare sui costi della macchina amministrativa dei Comuni. Con questa legge sarà introdotta la possibilità per i Comuni più piccoli – spiega Blasi – di fondersi per dare vita ad un nuovo ente locale”. Saranno comunque i cittadini a scegliere in tal senso, attraverso i referendum. La legge, terminato l’iter in Commissione, passerà in Aula per il voto finale.

Soddisfazione è stata espressa da Luigino Sergio, per anni alla presidenza dell’unione dei comuni della Grecia Salentina. “Con questo disegno di legge dice, si vuole raggiungere tre obiettivi:

a) realizzare sul territorio pugliese la gestione obbligatoria delle funzioni fondamentali prevista dalla normativa statale, concertandone gli ambiti con i Comuni e le loro associazioni,
b) promuovere il riordino e la sistemazione delle Unioni già esistenti sul territorio pugliese;
e) incentivare l’allocazione di funzioni di area vasta in ambiti territoriali più ampi.

Mi auguro che il consiglio regionale approvi la legge regionale sulle forme associative comunali prima della prossima pausa estiva, consegnando così all’intero sistema delle autonomie comunali un importante strumento anche d’incentivazione finanziaria, riguardante le Unioni e le Fusioni di comuni della Regione Puglia“.

 

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