Politica

Giovani Pdl: “Onorevoli riconfermati solo se lo stipendio è meritato”

LECCE – Young versus Senior e non è il titolo di una pellicola cinematografica in proiezione nelle sale, ma la voglia di riscrivere un copione che potrebbe ripetersi, ossia quelle delle candidature romane imposte. Ad alzare la voce, è il Direttivo provinciale della Giovane Italia Salento che, per bocca di Nicola Donno e Giacomo Palese, chiede conto del lavoro svolto ai parlamentari attaccati alla poltrona.

“Con l’estate quasi al termine si ritorna a parlare di politica e di nomi di papabili futuri parlamentari, con sindaci, assessori provinciali, consiglieri regionali pronti al grande salto. “Le riunioni di ‘palazzo’ pare siano riprese e la corsa alla poltrona tanto ambita sembra stia attanagliando chiunque dimenticando che – si legge nella nota – solo pochi mesi fa si era intrapreso un percorso diverso di dialogo interno, condivisione di intenti e meritocrazia”.

Ma non finisce qui. Provocatoriamente i giovani continuano: “Crediamo sia opportuno convocare innanzitutto chi in questi anni ha rappresentato la nostra provincia in Parlamento, chiedendo un resoconto dell’attività svolta e rendendola pubblica in modo tale che il partito e gli elettori tutti sappiano chi si è meritatamente guadagnato lo stipendio e meriterebbe la riconferma e chi invece ha prodotto poco o niente per il suo partito ed il suo territorio”.

Insomma, la voglia è quella di fare una radiografia generale ai rappresentanti del territorio nei palazzi romani, anche perchè  tra i giovani e non solo, c’è la voglia di esprimere la preferenza come strumento di massima democratizzazione del sistema politico ma, se così non fosse – scrive Giovane Italia –  invitiamo i vertici provinciali del Pdl ad avviare un cambio di rotta deciso facendo di Lecce ‘il nuovo che avanza’, il territorio della buona politica, dando vita comunque a delle consultazioni popolari che sanciscano il ‘listino bloccato’ da presentare agli elettori.

Insomma, primarie vere per andare in Parlamento e voglia di meritocrazia. I giovani del Pdl si fanno sentire e sembrerebbero essere intenzionati a non fare sconti ai parlamentari pigri e alle nomine imposte. Gli ingredienti per un braccio di ferro fra due generazioni ci sono tutti, attendiamo di conoscere chi la spunterà.

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