Cronaca

Uffici dell’ospedale a rischio crollo, spunta l’ipotesi Oria

FRANCAVILLA- Uffici a rischio crollo all’ospedale Dario Camberlingo di Francavilla Fontana, se il direttore generale della Asl Brindisina Paola Ciannamea ha ordinato l’immediato sgombero, si valutano ora le alternative. Tra i locali dello stesso Camberlingo, dove gli altri stabili della struttura, molti già restaurati, non hanno questo tipo di problema, e quelli della vicina Asl di Oria, dove ci sarebbe la disponibilità e, soprattutto, la relativa vicinanza con la Città degli Imperiali.

La decisione della direzione generale era stata supportata dal parere dei tecnici che nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo constatando la presenze di pericolose lesioni e crepe.

Nella lettera con cui si ordina lo sgombero, il direttore generale dell’Asl chiede tempi brevissimi. A lanciare l’allarme circa il degrado dello stabile in questione, collocato di fronte alla divisione di Nefrologia e dialisi, era stato il direttore sanitario Antonio Montanile il quale ha prontamente allertato la dottoressa Ciannamea. Ora, bisogna decidere dove spostare uffici e dipendenti.

L’opzione Oria non piace ai sindacati, per i quali sarebbe più opportuno che venisse effettuato un monitoraggio, o meglio una ricognizione dei locali vuoti esistenti all’interno del complesso ospedaliero per non smembrare personale ed uffici da una parte all’altra.

La stessa organizzazione sindacale della Cisl invita la direzione generale a sbloccare ogni impedimento legato all’utilizzo del primo piano del vecchio ospedale situato in pieno centro cittadino, tra via San Francesco, Porta Carmine e viale Lilla.

Non è purtroppo la prima volta che l’intero complesso ospedaliero di viale Madonna delle Grazie è interessato da una serie di lavori di consolidamento e ristrutturazione per via di gravi cedimenti. L’ospedale costruito negli anni ’70 è stato edificato in una zona non proprio sicura sotto l’aspetto geologico ed idrogeologico. Accanto all’ospedale scorre il canale Reale.

Gli interventi strutturali sono proseguiti nel corso del tempo a blocchi per garantire la funzionalità dei reparti.

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