TARANTO- All’indomani della 70a edizione della Mostra del Cinema di Venezia, al Sud ricorrono 10 anni di un capolavoro cinematografico che, però, è scandalosamente omaggiato con la cancellazione dell’anima territoriale che ne fu ispirazione: alla devastazione di paesaggi, natura e storia perpetrati dell’eolico si aggiunge quella della cultura.
Si tratta del film “Io non ho paura”, tratto dall’omonimo romanzo di Ammaniti. “Questi territori sono stati umiliati, subiscono un’aggressione sempre più estesa – spiega Cripezzi della Lipu Puglia – sono stati vergognosamente amputate della loro bellezza grazie a una politica miserabile. “Ancora una volta, l’ennesima – conclude Cripezzi – pretendiamo uno stop immediato all’inaccettabile foraggiamento finanziario dello Stato per queste ulteriori mattanze territoriali, inutili e perfino dannose”.