Cronaca

Nuvoloni e forte vento, il Ferragosto a Taranto premia museo e castello

TARANTO- Dove sarà finito il sole? Se lo saranno chiesti i tarantini che stanno facendo i conti con i nuvoloni sulle loro teste. Nuvoloni che non promettono nulla di buono come il forte vento che sta soffiando su questo ferragosto sui due mari. Impossibile però restare in casa. L’afa è in agguato e non dà scampo. Allora meglio scendere a fare due passi, magari in bici, sfidando il vento che blocca la corsa. E di corsa ci va qualcuno che approfitta per tenere a posto la linea e per godersi il lungomare approfittando del fresco inaspettato. Ma ci sono i turisti che rinunciano al mare per raggiungere invece altre mete: il museo, per esempio. Non particolarmente pieno, ma anche questo ha i suoi vantaggi, perché per osservare nel dettaglio ci vuole più tempo e per raccontare un po’ di storia ai bambini incuriositi pure.

Ma il museo è soltanto una delle tappe di questo ferragosto in città. Il mare è gonfio e spinge al largo, il vento muove gli alberi e rallenta il passo. Basta poi attraversare il ponte per arrivare al castello aragonese, uno dei siti più visitati in Puglia. Anche qui, vista l’ora, qualcuno comincia a indirizzarsi all’ingresso per una delle visite guidate all’interno mentre fuori qualcuno continua ad aspettare per avere notizie sugli eventi del ferragosto a Taranto. Dal castello si riattraversa il ponte per seguire il lungomare fino alle spiagge. Qui gli ombrelloni sono chiusi, meglio evitare di doverli rincorrere mentre volano via sulla sabbia.

Qualcuno invece ci rinuncia e si allontana, torna a casa. A tavola forse si starà meglio! A Taranto poi, al tradizionale pranzo ferragostano, si unisce la consolidata usanza del 14 del bagno di mezzanotte. Un conto alla rovescia scandito a gran voce sulle spiagge ioniche, che porta moltissimi tarantini e turisti ad abbandonare birre e falò per riversarsi in mare a festeggiare l’avvento della festa più lunga dell’estate. Fra schizzi, musica e fuochi d’artificio, sparati direttamente dal mare.

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