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Allarme di Coldiretti: aumentano i furti nelle campagne

PUGLIA – L’agroalimentare pugliese non è esente dalle attenzioni della criminalità organizzata. Sono in aumento i reati di furto e il danneggiamento di colture anche se la propensione alla denuncia non è ancora diffusa quanto dovrebbe.

Non sorprenda dunque il fatto che in determinati periodi dell’anno, quelli cioè in cui si è soliti dedicarsi alla raccolta, tali reati da nord a sud della regione subiscano un aumento preoccupante tanto da risultare esasperante. Una situazione che addirittura, come nel caso della provincia di Andria, porta i produttori ad avvisare le forze dell’ordine quando i mezzi pesanti che trasportano olio si muovono dai frantoi. L’allarme maggiore riguarda veri e propri assalti alle campagne, con raid di persone ben organizzate che in pochi minuti spogliano gli ulivi del loro frutto. L’olio considerato come l’oro dunque.

Il fenomeno non è stato sottovalutato da Coldiretti Puglia che nell’ambito di un incontro, ha incentrato l’attenzione sull’importanza di denunciare e di sensibilizzare gli agricoltori, analizzando peraltro dove si verificano in più larga misura i fenomeni criminosi, quando avvengono i furti, quali sono mezzi e prodotti maggiormente appetibili e come è strutturata la ‘filiera’ della ricettazione per ‘economizzare’ e rendere più sinergiche le attività di polizia. Nella provincia di Lecce la maggiore incidenza di furti in aree rurali riguarda l’hinterland, in particolare i comuni confinanti con Lecce e immediatamente vicini al confine con la provincia di Brindisi. Vigneti e oliveti, ma anche furti di piante di olivo appena trapiantate e di tubi di irrigazione, compreso anche attrezzi e mezzi agricoli.

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