Attualità

Stop ai dehors dal primo aprile: così il centro cambia volto

LECCE – Si torna alla normalità e agli spazi pre-Covid. A stabilirlo è il nuovo Regolamento dehors in materia di ordine e decoro degli spazi pubblici, dal centro storico alla periferia. Obiettivo: salvaguardare e tutelare tredici tesori preziosi della città, “oppressi” da sedie, sgabelli e tavolini. Le misure, approvate dal Consiglio Comunale a fine 2019, erano state sospese durante la pandemia, per non costringere gli esercenti a dover rinunciare a metà della loro clientela a causa degli spazi dimezzati dalle regole sul distanziamento; così erano state loro concesse aree extra, senza dover pagare il suolo pubblico. Le agevolazioni di cui fino ad adesso hanno potuto godere gli imprenditori, termineranno però il 31 marzo. Dal 1 aprile non saranno più ammessi strappi alla regola. Oltre che per Piazza Duomo, partirà il divieto assoluto di tavoli e sgabelli per le aree antistanti la Chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di Sant’Anna, la Chiesa di Santa Teresa e la Chiesa di Sant’Irene. Stop anche nella zona a ridosso della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, della Chiesa di San Matteo e della Chiesa delle Alcantarine. Non sarà autorizzata l’occupazione di suolo pubblico neanche nel piazzale antistante Porta San Biagio e in Piazza Giuseppe Pellegrino.

Tutelate, inoltre, le aree attorno alla basilica di Santa Croce e Palazzo dei Celestini: qui sarà prevista solo una zona di tolleranza in cui posizionare tavolini o sgabelli.

Per gli altri luoghi antichi, non menzionati, come Piazza Sant’Oronzo, il Comune autorizza l’occupazione di suolo pubblico (solo con tipologia dehors “aperti”) nel rispetto delle metrature previste dalla legge e con alcuni paletti relativi all’altezza degli ombrelloni che non dovranno superare i 3.50 metri.

Giorgia Durante

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