Attualità

Povertà educativa, 5 laureate aiuteranno 25 studenti disagiati

LECCE – Combattere la povertà educativa. E’ questo l’obiettivo del progetto realizzato dalla Caritas diocesana di Lecce in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento, l’Istituto comprensivo “Stomeo-Zimbalo” e la fondazione “Francesca Massa”. Un protocollo d’intesa ad hoc è stato firmato nei locali dell’Istituto scolastico che si trova al Quartiere Stadio.

La povertà educativa è un fenomeno che si presenta sempre più spesso in molte scuole primarie della città. Rappresenta, di fatto, una pre-condizione dell’aumento successivo della dispersione scolastica e del disagio giovanile, prime manifestazioni della povertà senza altre aggettivazioni.

Per troppo tempo – ha affermato il dottor Salvatore Renna, referente del progetto – la povertà di bambini ed adolescenti è stata misurata unicamente in termini economici ed in relazione al reddito ed alla ricchezza dei genitori, trascurando l’importanza prioritaria per essi di ricevere una formazione didattica di qualità. Una formazione capace di fornire loro le leve per interrompere e sottrarsi al ciclo vizioso della marginalizzazione sociale ed economica (che normalmente si perpetua da una generazione all’altra), oltre che, in generale, di farne cittadini migliori per la società di domani”.

Il progetto coinvolge l’Università del Salento che ha assegnato a 5 sue laureate-educatrici, il compito di aiutare 25 ragazzi delle IV e V della scuola elementare del Quartiere Stadio nell’affrontare non solo il percorso scolastico, ma nel prendere coscienza delle loro possibilità, dei loro talenti, coinvolgendoli in lavori che ne valorizzino le attitudini e le potenzialità. Si tratta di ragazzi provenienti da contesti familiari disagiati, dal punto di vista economico ma anche sociale, e che spesso sono a rischio di dispersione scolastica.

Il progetto è stato illustrato da don Nicola Macculi e da Salvatore Renna, referente del progetto. All’incontro sono intervenuti tra gli altri l’Arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia, il prefetto di Lecce Luca Rotondi, il Questore, Andrea Valentino, il dirigente dell’Ufficio Regionale scolastico Melilli, il direttore del Dipartimento Studi Umanistici di Unisalento, professor Mariano Longo. La Presidente del Tribunale dei Minori, Bombina Santella, ha elogiato gli sforzi che le tre istituzioni, Caritas, Università e scuola, hanno messo in campo per prevenire il disagio dei ragazzi. Un disagio che rischia di trascinarli verso l’emarginazione.

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