LECCE- “Le inchieste giudiziarie che hanno recentemente interessato la Sanità leccese non devono in nessun modo inficiare le scelte di fondo di questi ultimi anni che hanno
strappato dal precariato tanti lavoratori”. Così l’Usb di Lecce commentando gli ultimi avvenimenti “che – dicono dal sindacato- non devono essere utilizzati strumentalmente dagli strenui sostenitori dell’esternalizzazione a tutti i costi dei servizi pubblici. Riponiamo fiducia nell’operato della magistratura e siamo certi che la giustizia farà il suo corso. Tuttavia, bisogna distinguere eventuali responsabilità personali nella gestione della cosa pubblica dal valore dei servizi che Sanitaservice rende alla ASL di Lecce.
La scelta di internalizzare i servizi di pulizia, ausiliariato, manutenzione del verde, trasporto secondario (ex Tundo), servizi informatici (CUP), servizio 118 -ormai alle battute finali dopo lo svolgimento del bando per la selezione del personale-, è un valore aggiunto alla nostra Sanità pubblica perché ha elevato la qualità dei servizi resi agli utenti ed ha strappato da una condizione di pesantissimo sfruttamento tanti uomini e tante donne che da anni prestano un servizio importante per tutta la cittadinanza.
Parimenti esistono ancora sacche di lavoro precario in ASL che devono risolversi quanto prima con la stabilizzazione del rapporto di lavoro. Per queste ragioni abbiamo chiesto un incontro urgente al Commissario straordinario della ASL/LE dott. Stefano Rossi.
Abbiamo lottato per anni per dare giustizia e dignità al lavoro dei tanti precari e sfruttati dalla Pubblica Amministrazione e un nuovo ruolo della Sanità pubblica locale costruendo Sanitaservice. Non permetteremo nessun passo indietro!”
