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Bandiere blu per dieci località salentine. Fuori Castro, dentro Nardò e Ginosa

SALENTO- Sono dieci le bandiere blu assegnate alle tre province salentine, una in più rispetto allo scorso anno. A guadagnarsi il riconoscimento, sono, nel Leccese, Nardò – che è la new entry, al suo debutto – Melendugno, Otranto e Salve; nel Brindisino, si conferma il tris del 2020 con Fasano, Ostuni e Carovigno; nel Tarantino, a Castellaneta e Maruggio si aggiunge anche Ginosa. La grande esclusa è Castro, tra le nove località italiane a dover dire addio alla bandiera: una doccia fredda per il sindaco Luigi Fersini, che ha preso carta e penna per scrivere alla Fee, l’organizzazione che assegna il riconoscimento, per protestare contro l’esclusione. “Noi – dice – abbiamo rispettato tutti i parametri, tranne quello della raccolta differenziata, che per cause di forza maggiore resta pari al 40 per cento, lo stesso dato dello scorso anno. Questo perché nei mesi scorsi è crollato il solaio dell’ecocentro, la cui attivazione è slittata al mese prossimo, a giugno. E’ una penalizzazione che non meritavamo”.

Un’amara sorpresa, dunque, per Castro, unica esclusa di tutta la Puglia, dove in totale sono 17 le eccellenze rivierasche che possono fregiarsi della Bandiera Blu, dato che fa posizionare la regione al terzo posto, al pari della Toscana, dopo Liguria (con 32 località) e Campania (con 19), su un totale di 416 bandiere assegnate in tutta Italia, il 10 per cento dei lidi con mare cristallino premiati a livello mondiale.

I criteri che hanno orientato la scelta della ong internazionale Fee (Foundation for Environmental Education) sono 32 e non riguardano solo il mare cristallino, ma anche l’efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria, la raccolta differenziata, la presenza di vaste aree pedonali, di piste ciclabili, l’arredo urbano curato, le aree verdi. Inoltre, la Giuria nazionale, di cui fanno parte anche i ministeri della Transizione ecologica, delle Politiche agricole e del Turismo, tiene in considerazione anche strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata, educazione ambientale.

La Bandiera Blu è stata assegnata anche a tre approdi salentini, su un totale di 7 in tutta la regione e 81 in tutta Italia: a guadagnarsela sono stati i porti turistici di Leuca e San Foca e quello di Brindisi, a dimostrazione, secondo la Fee, “che la portualità turistica ha consolidato le scelte di sostenibilità intraprese, rispondendo ai requisiti previsti per l’assegnazione internazionale, garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale”.

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