Attualità

Santa Cesarea: possono riprendere i lavori di consolidamento delle falesie

SANTA CESAREA TERME – Dopo un’attesa di otto anni dalla indizione della gara di appalto del valore di 4 milioni di euro, possono riprendere i lavori di consolidamento e messa in sicurezza delle falesie costiere di Santa Cesarea Terme.

E’ stato pubblicato il provvedimento del Tribunale di Lecce, dr.ssa Maria Gabriella Perrone, che ha accolto il ricorso cautelare proposto dalla società Idrogeo, difesa dagli Avv.ti Luigi Quinto e Gianluca Greco de Pascalis, contro il provvedimento del Comune di Santa Cesarea Terme che aveva disposto la risoluzione del contratto di esecuzione dei lavori per presunti inadempimenti contrattuali della ditta affidataria. I rilievi sollevati dal Comune sono stati ritenuti infondati dal Tribunale, che ha ribaltato la prospettazione dell’amministrazione, riconoscendo quest’ultima come principale responsabile dell’anomalo andamento dei lavori.

Accogliendo le tesi difensive dei legali, è stato giudicato illegittimo l’operato dell’Amministrazione sin dalla sottoscrizione del contratto. Per il giudice, le contestate irregolarità della progettazione esecutiva non possono essere addebitate all’impresa esecutrice ma al Comune che quella progettazione ha commissionato.

Soddisfazione per l’esito del giudizio cautelare è stata espressa dal socio di maggioranza della società Idrogeo, l’imprenditore Giuseppe Maggio, particolarmente legato a questa commessa per ragioni territoriali, essendo egli cittadino di Santa Cesarea, che si è dichiarato disponibile all’immediata ripresa dei lavori “per garantire -ha detto- una celere conclusione degli stessi e restituire così alla collettività la piena fruibilità di quel suggestivo tratto di costa”.

L’odierna sentenza del tribunale civile è l’evidente dimostrazione di superficialità, pressapochismo e d’incapacità amministrativa della maggioranza- così i consiglieri comunali del Movimento Regione Salento di Santa Cesarea Maria Corvaglia, Ivan Maschio e Sergio De Notarpietro– questo comportamento ha tenuto fino ad oggi sospesi i lavori urgenti e importanti in vista della stagione estiva alle porte, oltre ai costi per il risarcimento dei danni che la ditta richiederà e che graveranno sulle tasche dei cittadini.

 

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