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Xylella, mancano fondi per ristori e reimpianti: solo il 10% delle domande sarà accolto

BARI- Monitoraggi senza personale, ristori e reimpianti senza fondi: le criticità del mondo agricolo colpito da Xylella sono state al centro dei lavori della Commissione agricoltura del Consiglio regionale. Sui reimpianti solo 1000 domande su 9000 saranno accolte: mancano all’appello quasi 200 milioni di euro.

I reimpianti saranno finanziati solo al 10% degli agricoltori che ne hanno fatto richiesta. Non ci sono fondi per concedere di più. E’ il quadro emerso dalla Commissione Agricoltura del Consiglio regionale riunita per audire l’assessorato al ramo sulla questione xyellla.

E il dato che conferma l’allarme già lanciato qualche settimana fa è stato ufficializzato dal direttore del Dipartimento Gianluca Nardone: “Su 9000 domande arrivate, potremo accoglierne solo 1000. Degli oltre 200 milioni necessari ce ne sono solo 40”.

Ristori, reimpianti e monitoraggio: sono questi i tre grandi pilatri per risollevare le sorti del paesaggio e del comparto olivicolo pugliese piegato dal batterio killer che da quasi 10 anni sta distruggendo il grande patrimonio pugliese. Ed è su questo che i commissari hanno chiesto all’assessore aggiornamenti.

Il capogruppo de La Puglia Domani Paolo Pagliaro ha chiesto all’assessore se sul Dajs, il distretto agroalimentare di qualità Jonico Salentino la Regione abbia voce in capitolo, per ora no è stata la risposta. Altro argomento posto dal presidente del gruppo sono le biomasse: evitare che il materiale prodotto vada in Calabria ad arricchire le altre aziende. Pentassuglia ha spiegato che con i colleghi Alessandro Delli Noci, Sviluppo Economico e Anna Grazia Maraschio, Ambiente, se ne sta occupando.

Poi il capitolo monitoraggio e gli atavici problemi irrisolti. Anzitutto la carenza di personale per l’osservatorio fitosanitario. Sebbene ora nel concorso pubblico regionale saranno assoldati esperti in campo agricolo come mai avvenuto, la vera battaglia era a Roma. Ma è divenuta politica. “Abbiamo votato contro al Mef perché ci hanno bocciato l’emendamento che consentiva le assunzioni di personale. L’Osservatorio fitosanitario lavora con 3 persone”.

Al momento da 600 campionamenti al giorno si è passati a 900, si punta a raggiungere i 1600 con l’estensione del laboratorio dell’istituto zooprofilattico. I dati dicono che la xyella avanza: tra luglio e dicembre sono state scoperte 1259 nuove piante infette, tra zona indenne, cuscinetto e contenimento; ne restano da abbattere 319. La maggior parte nelle zone calde – ha chiarito Pentassuglia – Ostuni, Cisternino e Fasano dove ci sono resistenze. Non si vuole abbattere. E non si curano ancora i terreni con le buone pratiche. Il vicepresidente del Consiglio il pentastellato Criatian  Casili ha sottolineato che su questo c’è ancora una legge regionale disattesa, quella che contrasta l’abbandono della terra.

E non solo privati cittadini, anche le ferrovie non fanno la propria parte. “Sud Est – ha spiegato Pentassuglia – da anni non fa quel che dovrebbe ripulendo la ferrovia”.

Per questo saranno utilizzati droni per monitorare l’avanzamento della malattia ma per stanare i furbetti sanzionandoli.

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