Cronaca

Caso De Nuzzo, accuse tra maggioranza e opposizione

ORIA (BR)   –  Caso De Nuzzo, la rinuncia del Comune di Oria al risarcimento di circa 500.000 euro da parte della famiglia del giovane Mario, ucciso all’età di 17 anni nel 1991 da un colpo di pistola sparato da un Vigili Urbano, diventa motivo di polemica tra maggioranza e opposizione.

Che l’unico punto di incontro lo trovano sull’esito di tale rinuncia. Ovvero, fallimentare.

Le possibilità che la Corte, infatti, ritenga ammissibile la richiesta dell’ente, dopo una sentenza della Cassazione e e dopo anni di udienze e ricorsi, sono praticamente inammissibili. E così, l’atto dell’amministrazione viene tacciato di propaganda dal centrodestra per voce dell’assessore Angelo Mazza, intervenuto telefonicamente nel corso de ‘L’approfondimento’ di TrNews mattina.

Dall’altra parte, fronte maggioranza, l’assessore al contenzioso Cosimo Assanti ammette come la strada intrapresa sia difficile. Eppure, in caso di pronuncia negativa, probabile, della Corte dei Conti, l’amministrazione è pronta ad andare incontro alle esigenze della famiglia.

Restano il dramma di una famiglia che, dopo essere stata dilaniata dalla perdita di un figlio, si ritrova, più di 20 anni dopo, a  dover riaffrontare il ricordo della tragedia.

Il danno e poi la beffa. Da 500.000 euro.

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