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Operazione “Buste Pulite”, altri due arresti. I video delle presunte “mazzette”

LECCE- Nuovi sviluppi nell’ambito dell’inchiesta “Buste Pulite” della guardia di finanza di Lecce che nei giorni scorsi ha portato all’arresto di Carmen Genovasi e Giuseppe Bruno. I miliari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Lecce, al comando del colonnello Francesco Di Sabato hanno arrestato altre due persone accusate di “corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso ideologico nel settore delle forniture sanitarie”. Si tratta di Ivan Pietro Bonetti, 71 anni di Lecce e Monica Franchini, 49 anni di Lecce. Entrambi sono ai domiciliari. Le indagini, nate da un’autonoma attività d’intelligence degli investigatori hanno approfondito la significativa e repentina crescita del volume d’affari di diverse società salentine operanti nel settore della fornitura di apparecchiature elettromedicali alla ASL.

Le indagini si sono servite di intercettazioni e telecamere nascoste negli uffici. In alcuni video si documenta il presunto scambio, in più episodi, delle buste con il denaro. In un caso si vede la dirigente Genovasi che disinfetta il denaro. Da qui il nome dell’operazione “Buste Pulite”. La dirigente e Bruno sono stati colti in flagranza a scambiarsi una busta contenete 850 euro di denaro contante. Altro denaro contante in blocchetti da 50 euro è stato rinvenuto nel corso delle perquisizioni sia presso la ASL che presso le abitazioni degli arrestati. In un caso, gli indagati hanno anche tentato di fornire una carrozzina indicata per attività agonistica (più costosa) ad una paziente allettata di 91 anni. Oltre al denaro contante i finanzieri hanno documentato numerose altre utilità scambiate al fine di ottenere le pratiche di assegnazione delle pubbliche forniture. Ad esempio la falsa assunzione del marito della funzionaria da parte di un imprenditore, poco tempo dopo licenziato per ottenere il beneficio dell’“indennità di disoccupazione”, elettrodomestici, generi alimentari nonché i D.P.I. (dispositivi di protezione individuale), difficilmente reperibili e venduti a peso d’oro durante il blocco totale del Paese dovuto all’emergenza epidemiologica.

Oltre ai quattro arrestati tra gli indagati compaiono i nomi di Fabio Campobasso, 52 anni di Lecce, Vincenzo Stefanachi, 52 anni di Acquarica-Presicce, Manola Bisconti, 30 anni di Lecce e Giovanni Rodia, 46 anni di S. Pietro in Lama.

M.Cos.

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