Politica

Mozione di sfiducia, decade il sindaco Claudio Paladini a Veglie. Lui saluta e annuncia la ricandidatura

VEGLIE – “5 anni e 3 giorni: dopo l’approvazione della mozione di sfiducia da parte di 10 consiglieri, il mio mandato finisce qui” A scriverlo sul suo profolo facebook è Claudio Paladini, sindaco di Veglie che decade per sfiducia. Finisce il suo mandato amministrativo, comunque concluso. La sfiducia è stata firmata da 10 consiglieri comunali, di cui 4 ex appartenenti alla maggioranza. “una situazione paradossale frutto di chissà quale ingegnoso pensiero e giochetto politico – aveva dichiarato il primo cittadino ai nostri microfoni – al fine di raggiungere chissà quale scopo”. E proprio sul muro della sede del Comune di Veglie, in queste ore è apparso uno striscione contro la mozione “in piena emergenza”

Ringrazio quanti mi sono stati accanto, con messaggi di gratitudine e vicinanza, – si legge nel post del sindaco – in questo momento di grande fervore e quanti continueranno a farlo anche una volta che i riflettori si spegneranno.

Lascio con rammarico, ma anche con grande affetto, una popolazione che ho sempre amato e a cui ho sempre cercato di non far mancare nulla, così come farebbe un padre con i propri figli, perchè io sono e sarò sempre uno di voi. Infatti per voi continuerò ad esserci, non più come primo cittadino, ma nelle vesti di come mi avete sempre conosciuto.

Mi auguro che nel prossimo futuro Veglie possa rifiorire, e perchè no, anche di poter ritornare ad essere la vostra guida”. E quindi annuncia così la sua ricandidatura.

Articoli correlati

Ecotassa, la batosta può attendere: Comuni graziati (per ora) dal Tar, sospesi gli atti regionali

Redazione

Ecosistema urbano, Signore e Trullo: disastro leccese. Salvemini ecologista solo a parole

Redazione

Sono Sindaco: ospite questa sera il Primo Cittadino Sanarica Salvatore Sales

Redazione

Consiglio comunale in streaming, il plauso del MRS

Redazione

Sono Sindaco, ospite questa sera il Primo Cittadino di Grottaglie Ciro d’Alò

Redazione

Porto di Otranto, fallisce la società:  la burocrazia della Regione Puglia tarpa ancora le ali al Salento

Redazione