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Ripresa serie A, Lega e Figc: nessuna certezza sul protocollo

Non c’è più nulla di scontato e le notizie si susseguono alla velocità della luce e mentre le squadre di serie A si preparano all’ipotetico ritiro da lunedì 18, arriva una frenata importante da parte delle Lega che sulla stessa linea di pensiero dell’AIC e dei medici sportivi ha chiesto che il protocollo sanitario sia rivisto.

Il documento è stato giudicato inapplicabile e nel comunicato della Lega A si legge quanto segue:

“Si è tenuto in un clima di fattiva collaborazione, l’incontro tra la FIGC, la Lega Serie A, il presidente della Fmsi Maurizio Casasco e il rappresentante dei medici della serie A, Gianni Nanni. Sono stati analizzati i punti del protocollo difficilmente attuabili e sono state costruttivamente elaborate alcune integrazioni atte a risolvere problematiche oggettive. Vi è stata una generale condivisione delle proposte finali, formulate per garantire una ripresa in piena sicurezza degli allenamenti di gruppo, che verranno tempestivamente sottoposte al ministro per le politiche giovanili e lo Sport, al ministro della Salute e al Cts”.

C’è da evidenziare che i punti che stanno creando questo disaccordo sono 3 e se ne discute ormai da diverse settimane ma sembra proprio che non si riesca a trovare un accordo.

Il primo riguarda il ritiro obbligato, nella famosa bolla, con la conseguente capacità di approvvigionamento dei test sierologici e molecolari, ma qui si potrebbe mediare, poi c’è la responsabilità diretta dei medici sportivi poiché il Coronavirus è considerato malattia sul lavoro, ed infine non è accettabile la gestione di un caso positivo così come proposto nel protocollo e cioè quarantena per tutti.

E qui ci sarà da discutere perché nessuna delle società vuole rischiare di investire altri soldi per una “bolla” ed un protocollo che costerebbe un grande dispendio di risorse economiche.

Gianluca Lapadula, 30 anni, attaccante del Lecce

Adesso la palla passa ancora sul tavolo del Governo e se ripresa sarà potrebbe slittare ancora dal 13 al 20 giugno; il 18 però è vicino, le squadre sono pronte a chiudersi in clausura, il Lecce è pronto a trasferirsi all’Acaya ma ancora non c’è nulla di certo, i calciatori giallorossi continuano comunque ad allenarsi individualmente in attesa di capire quello che bisognerà fare.

Prima o poi qualcuno dovrà pur decidere se far riprendere i giochi o stoppare tutto.

M.C.

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