LECCE – “Nell’ipotesi in cui si dovesse ravvisare un danno patrimoniale per l’utilizzo dell’auto della ASL, pure legato a motivi di servizio, per quanto la materia non sia disciplinata in maniera precisa, sono pronto spontaneamente a rifondere quanto dovuto”. È un sorprendente Ottavio Narracci quello che ai nostri microfoni interviene sul presunto utilizzo dell’auto di servizio della ASL per suoi scopi personali.
Dopo una settimana di telefoni squillati a vuoto, di messaggi senza risposta e di visite non gradite in ufficio, riusciamo a parlare con il Direttore sanitario della ASL al termine della conferenza stampa dei pazienti dell’IMID.
L’accusa è arrivata in Procura e alla nostra redazione scritta su un esposto anonimo, relativamente al quale, ora, il Procuratore Aggiunto Ennio Cillo dovrà decidere sull’apertura di un fascicolo o l’archiviazione.
“Quasi giornalmente – c’è scritto nell’esposto – utilizzando le autovetture della Direzione generale, una Volkswagen e una Peugeot, (Narracci) si fa accompagnare da Lecce a Fasano. Per avere conferma basta interrogare gli autisti o controllare i fogli di viaggio. Tutto questo con i soldi dei contribuenti”.
La prova sarebbe contenuta in 8 documenti che, a campione, testimoniano l’effettivo utilizzo dell’autovettura dal 4 febbraio al 14 novembre 2012, per complessivi 3.142 km, viaggi che coprono quasi sempre, a volte pure due volte al giorno, la tratta Lecce- Fasano, comune di residenza del Direttore sanitario.
Sono serviti per farsi accompagnare da casa a lavoro e viceversa? Lui è chiaro: sta raccogliendo gli elementi per dimostrare il contrario.
Nel frattempo, però, sono spuntati altri 9 fogli di viaggio, per altri complessivi 1.952 km. Eccoli. Il percorso è sempre lo stesso, idem gli orari, specie il primo pomeriggio o la mattina alle 8, la media è di circa 210 km al giorno, le date si fanno più serrate: 2-6-12 aprile; 10-12 luglio; 10-18-19 settembre; 7 novembre.
La domanda è lecita: c’è dunque un uso abituale dell’auto? E tutte queste volte c’è sempre stata motivazione di servizio?
La memoria è in fase di redazione. Con in calce, appunto, la promessa: dovesse emergere un uso indebito, si è pronti alla restituzione di quanto dovuto.