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Farmacisti reclamano mascherine, il monito dell’Ordine: “Non contribuiamo a psicosi”

LECCE – Non intende né sminuire il problema, né banalizzare. Ma una cosa è certa: a suo avviso entrare in farmacia e trovarsi davanti due o tre persone, dietro il banco, con tanto di mascherina, non è opportuno.

A parlare è Domenico Di Tolla, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Lecce, nonché delegato regionale per la Puglia della FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani). La precisazione si è resa necessaria alla luce delle lamentele, sempre più incalzanti, dei farmacisti di tutta Italia: “Sempre più esposti ma sprovvisti di mascherine – dicono – così non si può più andare avanti”. Per Di Tolla la categoria non può e non deve contribuire al clima di psicosi collettiva, già pesante, che si respira, anche nelle zone in cui la situazione è ampliamente rassicurante e sotto controllo.

Le accortezze, quelle sì, devono essere rispettate. Ma non si può pensare di chiudere arbitrariamente la propria attività o pensare di offrire un servizio a battenti chiusi” aggiunge, ipotesi questa caldeggiata ad esempio dall’ordine dei farmacisti di Ravenna nelle scorse ore.

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