SANTA CESAREA TERME – Tutti e sei gli imputati sono stati assolti perché il fatto non sussiste. È stato ribaltato in appello il verdetto nel processo sul presunto abusivismo edilizio nella baia di Porto Miggiano che, a ottobre 2017, si era chiuso con sei condanne e quattro assoluzioni. “L’accusa principale –aveva precisato la Pm Elsa Valeria Mignone– è quella di deturpamento di bellezze naturali in nome di un disegno unico da parte dell’amministrazione comunale di Santa Cesarea: modificare il paesaggio in nome di uno sviluppo urbanistico a tutti i costi“.
In primo grado erano stati condannati il dirigente dei Lavori pubblici del Comune di Santa Cesarea Terme Salvatore Bleve, il direttore dei lavori Daniele Serio, i progettisti Antonio De Fazio e Francesco Leo, tutti a 10 mesi; 7 mesi invece per l’amministratore unico della ditta che ha eseguito i lavori, Maria Grazia Doriana. Oggi tutti sono stati assolti.
Già in primo grado erano stati assolti l’architetto Giovanni Bosco, il progettista Mario Rotolo, il funzionario regionale Luigi Stanca e l’ex sindaco di Santa Cesarea Daniele Cretì.
Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati Stefano De Francesco, Laura Finocchito, Luigi Rella, Massimo Marangio e Silvestro Lazzari.