LECCE- L’incompetenza territoriale accolta dal gup, allunga incredibilmente i tempi del processo, di fatto mai cominciato, sulla presunta truffa scoperta dalla guardia di finanza con i fondi dell’ Istituto per Ciechi di Lecce. 21 gli indagati per i quali il pubblico ministero aveva chiesto il rinvio a giudizio, comparsi davanti al giudice Giulia Proto per l’udienza preliminare e poi la decisione: il processo deve essere celebrato a Milano, accogliendo la questione dell’incompetenza territoriale sollevata dai legali degli imputati: questo perché il primo bonifico erogato dalla Regione è transitato su un conto corrente di Milano, e quindi il reato si sarebbe consumato lì.
Nell’inchiesta sono indagati i rappresentanti legali dell’Istituto per Ciechi di Lecce, quattro funzionari della Provincia e una quindicina tra dipendenti e collaboratori dell’Istituto “Anna Antonacci”. Secondo l’accusa ci sarebbero state distrazioni di fondi sui contributi erogati dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Lecce destinati a finanziare un progetto per il recupero e sostegno dei minorati della vista con parte del denaro utilizzato per ristrutturare alcuni locali dell’istituto, di fatto utilizzato come Bed and breakfast. Era il 5 luglio del 2017 quando i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce, insieme alla Polizia Municipale, notificarono 21 avvisi di garanzia per i reati di truffa finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e falso, ma i reati si riferiscono ad anni prima. Ora passa tutto nelle mani del pm di Milano che dovrà, nuovamente, decidere se chiedere il rinvio a giudizio o meno. Intanto perché i reati vengano prescritti mancano pochissimi anni.
